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Secondo me sì ... l'accordo appena raggiunto dovrebbe essere un monito alle parti Nba in causa anche se in questi casi ognuna tenderà a dire "sì, ma il mio caso è diverso da quello della NFL", sia che si tratti di AssoGiocatori che di proprietari.
Il senso comunque è che venendosi incontro l'accordo si trova, senza dubbio. Il rischio maggiore per loro è che nella cultura multisportiva iuessei se vanno avanti a fare i duri rischiano di perdere pubblico e guadagni perchè agli occhi di paga il biglietto sarebbero quelli che hanno fatto saltare la stagione, a differenza della NFL.
In linea di massima penso che possa accadere con la stessa tempistica della NFL, ovvero a pochi giorni dall'inizio dei training camp si fa il passo decisivo e la stagione non salta. Di certo la NFL non aveva la pressione delle leghe europee capaci di portare via (o almeno tentare) buoni giocatori o addirittura stelle.
Su quest'ultimo punto, pensando al caso Deron Williams, c'è però una cosa piuttosto seria da discutere: per venire in Europa oltre all'assicurazione ha bisogno di liberatoria perchè sotto contratto. Per uscire da questo contratto in corso dovrebbe avere motivi validi, tipo stipendi non versati ... ma il contratto Nba non è come quello italiano le cui mensilità vanno da 01/09 a 30/06, la data di inizio pagamento è chiaramente posticipata visto l'inizio della stagione ritardato. Ora, mettiamo il caso che la Fiba consenta a Williams di venire in Europa, gioca due mesi nel Besiktas, si piglia i soldi per due mesi, poi di colpo finisce il lockout Nba e torna in America in tempo per percepire il primo regolare stipendio dal suo club (quindi senza che sia stato creato danno alcuno al giocatore) ... creando così un precedente giuridico per cui i giocatori sotto contratto da novembre potrebbero chiedere liberatoria alla Fiba per venire a lucrare in Europa altri due mesi di stipendio. Caso scolastico finchè si vuole, ma le regole Nba non è che siano roba di 2 paginette di foglio protocollo, eh