Allenamenti

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  1. the stilt
     
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    Venerdì 26 novembre
    Il cielo a volte è questa cosa, un niente più grande, nascosto nel suo essere appeso, con l’aria che lo annuncia, poi tesse i fiocchi, è neve. E noi che guardiamo ciò che viene splendido in dono.
    Sono stato ieri alle cinque su al palazzo, a vederli negli occhi uno ad uno, a fare del vostro cuore, cuore col mio. Intensa e incisiva la prima mezzora con Sem Bianchi. Una seduta di richiamo fisico e percettivo direi; perché tutti gli esercizi, svolti a gruppetti, erano indirizzati alla coordinazione piedi/mani/palla, attraverso un percorso strutturato a “ostacoli” … per terra. Scalette, esagoni, segmenti costruivano prove di agilità motoria (e rinforzavano le caviglie!), mentre le mani e … gli occhi erano impegnati nel ricevere/passare la palla; bravo Sem!. Una preparazione che suscita interesse, capacità, valutazione … e infatti (in generale) un “lavoro” ben fatto da tutti.
    Ci ha pensato il coach subito dopo a lavare le canotte … col sudore.. Un quarto d’ora di corse per il campo in contropiede tre contro zero (un cinque “dovuto” a Denis che si è impegnato molto). Altri venti minuti buoni di sudati ed esigenti prove di contenimento del pick’n roll, con buoni risultati e chiare soddisfazioni per gli interpreti.
    Preso dalla voglia di fare “assaggiare” anche a voi la bontà della squadra ho dimenticato … l’inizio, con Andrea circondato dai ragazzi che fa un “elenco” delle cose negative dell’ultima partita (numeri, concetti ecc), interrogando (e incenerendo con lo sguardo) direttamente i singoli giocatori. Momento “forte” di crescita e corresponsabilità, dove si fa squadra per davvero.
    Per il resto dell’allenamento il coach ha lasciato che scorresse “the game” … chiamando l’interpretazione del giochi, infuriandosi per l’assenza di un rientro difensivo; correggendo non solo posizioni sul campo ma anche atteggiamenti individuali (mai come in questi momenti dobbiamo essere convinti di ogni tiro, di ogni ricezione, di ogni blocco). “Good job!!”
    I ragazzi li ho visti tutti motivati, con picchi di agonismo (Mike, Maarty, Vlado, Mazza) e una generale ottima intensità, fisicamente brillanti ma senza strafare. E’ come se riservassimo le energie, quelle vere, per buttarle tutte nella gara. La cosa che fa sempre piacere è vederli assieme, sereni nelle pause; nel gioco suggerirsi i movimenti, darsi la voce, non risparmiarsi per un aiuto. Piccolissimi acciacchi per Manu (spalla sx) e Mike (ginocchio dx), roba corrente. Ho rivisto le “nostre” abituali percentuali al tiro, bene! Andrea a volte ha … un’esigenza per capello; il suo stare in palestra con la squadra ha il solo scopo di migliorarla, non male dai!
    Che dire, partiamo ancora per una /due gare dure. Subito, a Caserta, vogliamo una partita non tanto che ci riscatti, più una risposta su chi siamo ora, una partita di libero coraggio, che non trema, difende, tiene botta, cha fa correre la palla, che attacca, e la butta dentro. A Groeningen la portiamo la casa.
    Guardo un albero là fuori, meglio lo indovino, il frutto caduto, il seme che ha giurato alla terra che chiama, canta la promessa infinita. C’è solo vita niente altro. Solo vita (e la offriamo a chi è dentro una pena grande).
    Andiamo, noi saremo la voce dello splendore Eagles (e anche la fatica), e tutto l’invisibile che sprigiona forza, resistenza. Siate leggeri siete sulle nostre spalle. TUTTI INSIEME CANTU’!!!
     
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1908 replies since 19/11/2010, 17:53   172079 views
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