Acqua Vitasnella Cantù - Enel Brindisi

8° giornata and. 63-73

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  1. Tatao02
     
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    Daniele Della Fiori dalle colonne della Provincia:

    Limitarsi a riferire che ora Cantù ha due giocatori in più nelle rotazioni sarebbe decisamente riduttivo. Perché gli ingressi in squadra di Marco Laganà e Giorgi Shermadini non si
    possono certo soltanto inquadrare come due semplici aggiunte al roster. Tutt'altro. Perché sia l'esterno sia il centro, stanno consentendo a coach Pino Sacripanti di potersi consentire nuove opzioni tattiche. Delle quali ha subito tratto giovamento nelle due recenti trasferte a Caserta e in Germania.
    «Non era nei piani ritrovarsi un Laganà già così pronto e utilizzabile - confessa il direttore sportivo Daniele Della Fiori -. Marco ci sta dando molto, ma inviterei l'ambiente a non mettergli troppa pressione. Ha lavorato come un matto in questi mesi ed è un ragazzo straordinario ma sarebbe controproducente gravarlo di responsabilità eccessive. Di sicuro ha della qualità, così come qualità ne ha Shermadini alla quale quest'ultimo può abbinare anche l'esperienza. Ora dovranno essere bravi i compagni a coinvolgerlo di più in attacco perché lui rappresenta un'arma preziosa. Ciò detto, il georgiano deve ancora crescere quanto a condizione fisica».

    Le caratteristiche di Shermadini sono piuttosto diverse da quelli degli altri due centri biancoblù e la possibilità di poterli schierare tutti e tre nelle gare di Eurocup rende Cantù particolarmente temibile sotto le plance anche perché non sono molte le squadre che possono permettersi altrettanto. Quanto a Laganà, la sua capacità di interpretare i tre ruoli di esterno ha reso ancor più appetibile l'opportunità di schierare quintetti molto dinamici con tre piccoli contemporaneamente in campo. Insomma, Cantù è diventata ora decisamente più camaleontica. Anche se il playmaking parrebbe restare un problema.
    «Non sono propriamente d'accordo con quesf ultima affermazione - osserva Della Fiori - perché a mio avviso il nostro vero tallone d'achille è la gestione del ritmo. Con gente che ama correre e che è così atletica si alza il numero dei possessi ma si impenna pure il conto delle palle perse. È qui che dobbiamo migliorare, mostrando maggior continuità all'interno di una stessa partita.
    Intanto prendiamo nota della costante crescita mostrata da Williams che sta confermando di saper giocare a pallacanestro e di capire il gioco. Altro che "ex giocatore" come da qualcuno veniva dipinto...»


    Il bilancio di Cantù è 4-3 in campionato e 2-5 in Europa. «In coppa abbiamo accusato difficoltà ampiamente preventivate con questo tipo di squadra priva di una base di esperienza europea - fa presente il d.s. biancoblù -. Ma il discorso è un po' più ampio nel senso che ho notato tra i tifosi reazioni un tantino esagerate dopo alcune nostre sconfitte. Mi sembra che si enfatizzino parecchio i risvolti negativi mentre si tendano a trascurare o a dare per scontati gli aspetti positivi. So bene che Cantù è una piazza molto esigente, ma vorrei che i nostri sostenitori si confrontassero anche con una realtà che non è più quella degli anni scorsi. E che non sorvolassero su tematiche importanti in grado, a prescindere, di far mantenere il sorriso. Alludo alla nuova società e al suo progetto triennale, a un punto di riferimento come la presidente Cremascoli, all'entusiasmo che anima i nuovi soci, al fatto che stiamo lanciando prospetti importanti quali Abass e Laganà, e a giocatori ai quali si possono anche imputare diverse lacune ma che non si possono certo accusare di scarso impegno e flebile attaccamento a questi nostri colori.
     
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167 replies since 27/11/2014, 20:30   8546 views
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