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A mio parere è più capace di portarti alla salvezza Aroon Craft che il buon Tony, che è infinitamente più forte
a livello individuale, ma a livello di elevare i compagni e la squadra ho più di qualche dubbio.
Ieri ho visto la sua partita, ottime cifre in attacco, ma difesa e coesione coi compagni ......... mica tanto. -
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Si confermano i miei dubbi sulla sua utilità dentro una squadra che deve salvarsi. A prescindere dalle sue statistiche. -
.Quindi scopro che mandare uno dei giocatori piu' forti della rosa in una diretta concorrente per non retrocedere, senza ottenere un euro di buyout (che si risparmia sullo stipendio si sa) e rimanere senza un'ala in squadra è una mossa brillante
Se la presenza di quell'ala danneggia il lavoro dell'allenatore come senza troppi giri di parole ha detto Brienza, sì, è una mossa brillante
Ma non si può fare troppo gli schizzinosi, se fossimo una società con potenza economica lo metto fuori squadra e lo tengo li fermo.
Ma non siamo così. Vantaggi: una mela marcia in meno, soldi risparmiati. Svantaggi :se ne va uno con talento anche se non totalmente espresso e va a rinforzare (teoricamente) una concorrente per la salvezza (teoricamente). Per me sono di più i pro che i contro. -
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www.pallacanestrocantu.com/news.html?id=7757 e vai Io sono contento -
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Beh i nostri 2 giocatori più forti è una forzatura. Ok Udanoh ma TM per quello visto è stato importante in alcune partite ma
mi sarei preoccupato molto di più se fossero andati via Jefferson o Gaines.
A mio parere le squadre che si vogliono salvare non lo fanno prendendo primedonne bizzose che magari ti
fanno 50 punti(o magari no) ma se intorno hanno giocatori che già giocano in solitaria, potrebbero solo peggiorare la situazione. -
.La cosa piu' sensata sarebbe completare quel cantiere rivedendo il progetto, a livello di permessi sarebbe la piu' veloce paradossalmente. Ovvio, servirebbe un'impresa che subentra nei lavori e completi tutto
Perché cosa farebbe guadagnare tempo rispetto a portare avanti il progetto a Cucciago?
Non sono d'accordo per esperienza ci si mette meno a costruire che ad avere tutti i permessi in italia.
A patto che chi costruisce non fallisce -
.Stone comunque la cosa che aggiunge e la pericolosità da dietro l'arco qualche cm in più e un po più di intimidazione nei pressi del ferro....
Se è vero quello che ha scritto un utente su Sportando - ovvero che da 3, tolto un match in cui ha fatto miracoli (6/11), il resto della statisctica sarebbe 1/28 - tu hai detto una minchiata e da fuori è peggio di Davis
Aspetta ha messo le mani avanti "deve ancora inquadrarlo"
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Considerando tutte le variabili costi, tempo, disponibilità apprezzo le scelte, mi piace che si vada verso atleti
che potrebbero avere sia un senso tecnico che la voglia di emergere.
Li preferisco a gente magari più in vista ed esperta ma che magari è un pò bollita.
Sulla carta sono molto soddisfatto, poi vediamo alla prova del campo. -
.Quindi proviamo a ricapitolare?
Carr - Tassone
Gaines - Parrillo
Blakes - La Torre
Stone - Davis
Jefferson.
Mi sono perso qualcuno da rotazione?
Secondo me Brienza continua con Tassone in quintetto e Blakes dalla panca.
Faremo fatica credo contro i 3 fisicati a livello difensivo.
Tassone e Parrillo dovranno continuare a dare intensità e spendere falli. -
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Curioso di vederlo in azione. Il profilo è quello che mi aspettavo, fuori dai radar dei bene informati però. Aspettiamo uscita di Tm ora. -
.talento e atletismo...mi pare invece che le scelte della nuova dirigenza si rivolgano più a dei volenterosi soldatini dalle dubbie qualità tecniche ed altletiche.
Se l'obiettivo è terminare senza troppi patemi l'annata in corso, un paio di soldatini giudiziosi alla Tony Carr probabilmente saranno sufficienti. Tutta un'altra pasta però rispetto a due (abili) figli di puttana del calibro di Udanoh e Mitchell.
All big 10 da sopho, a 22 anni fa 13+4+3 comodi in Eurocup tirando al 40% da 3, scelto alla 51 nell'ultimo draft.
Non mi pare il profilo di un soldatino dalle dubbie qualità tecniche.
La penso esattamente alla stessa maniera. Ah me pare un ottimo prospetto. Poi può andare male ma dalle cifre
che ha anche in campionato e dalle volte in cui l'ho visto giocare, mi sembra un ottima presa, viste le possibilità di mercato,
visti e soldi. Oh ma vogliamo capire che siamo già dei miracolati. Siamo ancora qua e smettiamola di criticare a priori. -
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Carr mi sembra con un ottimo potenziale in attacco. Ho qualche dubbio sul discorso playmaking e difensivo.
ma non farei troppo lo schizzinoso.... -
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Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù è lieta di annunciare l’avvenuto ingaggio dell’atleta statunitense Anthony Gregory “Tony” Carr, combo guard di 196 centimetri per 91 chili proveniente dalla Fiat Torino Auxilium. Nato l’11 ottobre del 1997 a Philadelphia, nel Pennsylvania, Carr è principalmente una guardia che all’occorrenza può ricoprire molto bene anche il ruolo di playmaker grazie ad un’ottima visione di gioco, figlia di un’intelligenza tattica rara per i suoi pari età. Uscito da Penn State University nel 2018, dopo due ottime stagioni al college, lo scorso anno è stato scelto al Draft NBA con la chiamata numero 51 dai New Orleans Pelicans, franchigia che ne detiene tuttora i diritti.
LA SCHEDA
Giocatore versatile, con una taglia fisica pregevole, Carr dispone di mezzi atletici davvero notevoli e di un corpo – per struttura - paragonabile a quello di un’ala piccola. Il nuovo americano dell’Acqua S.Bernardo Cantù è noto per le sue spiccate doti offensive, un marcatore con tanti punti nelle mani, forte anche ad andare a rimbalzo grazie ad un’agilità importante. Nell’identikit del 21enne del Pennsylvania non possono mancare i cenni sulle sue grandi qualità in regia, veloce e quasi sempre preciso nella costruzione del gioco, perfettamente a suo agio nei panni di uomo assist.
LA CARRIERA
Carriera appena iniziata per Tony Carr che lo scorso luglio ha scelto Torino e l’Italia per vivere non solo la prima esperienza in Europa ma anche la prima nel mondo dei professionisti. Dietro ai principali motivi della scelta della giovane combo guard americana c’è stata indubbiamente la figura di una leggenda come coach Larry Brown, suo connazionale, che in estate aveva spinto molto per averlo con sé in Piemonte. Prima di Torino due sole annate al college per Carr, in cui ha saputo comunque come farsi notare, risultando uno dei migliori prospetti della NCAA. Ottimi numeri per lui già alla prima annata, 2016-’17, chiusa ad oltre 13 punti di media in 33’ di impiego, a cui si sommano 4.2 assist e 4.8 rimbalzi, in 33 partite disputate. La stagione seguente Carr non solo riesce a ripetersi ma, a livello di numeri, fa ancora meglio, incrementando tutte le voci statistiche e chiudendo il 2017-’18 a quasi 20 punti di media (43% dall’arco), 5 assist e 4.9 rimbalzi in 35’ di utilizzo. Nel biennio a Penn State disputa 70 gare totali, partendo sempre titolare in quintetto, facendo grande abbuffata di premi individuali. Nel giovane palmarès di Carr spicca la vittoria nell’ultima edizione del National Invitation Tournament, prestigioso torneo americano fondato nel lontano 1938, il più antico per quanto riguarda la pallacanestro statunitense, conquistato lo scorso marzo 2018. Nella stagione corrente, invece, disputa 16 partite in LBA con la Fiat Torino, partendo in quintetto 12 volte e facendo registrare 12.8 punti di media, 3.9 rimbalzi e 3.2 assist, tirando benissimo dall’arco con un eccellente 44%. Con la maglia gialloblù gioca anche 9 partite in EuroCup, segnando oltre 13 punti di media in 31’ di impiego. -
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Pure La Torre da 4 se per questo ... -
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A questo punto andrei su un 4 che possa scalere anche da 5. Sicuramente con doti difensive e
a rimbalzo più che offensive.
Carr al posto di TM mi sembra una presa discreta. Credo costi meno , meno talento ma forse
con più voglia. Non mi era dispiaciuto quando l'ho visto.
Ha tenuto medie molto buone. Vedremo l'attitudine.
Posts written by maciste74 |
