| Articolo del Corriere della sera
Il futuro palasport di Cantù, destinato a vedere la luce nella seconda metà del 2023 (salvo intoppi burocratici tutt’altro che auspicabili ma purtroppo in assoluto non da escludere) avrà un’anima internazionale e si legherà anche a tante arene dei vari sport professionistici americani. Pallacanestro Cantù e Cantù Next, la società di imprenditori locali che dall’agosto 2019 affianca la società cestistica sul fronte dei grandi progetti, a cominciare proprio da quello del nuovo impianto, hanno infatti presentato a Milano l’accordo con Asm Global, leader mondiale nella gestione dei servizi e degli eventi sportivi e non sportivi. Per l’Italia è una primizia assoluta: nessun nostro impianto rientra in un circuito planetario e di primaria importanza come questo. Non solo: è un’occasione per l’intero movimento di vertice. Non a caso era presente il presidente della Lega di serie A, Umberto Gandini, che ha appena visto approvare all’unanimità il suo piano per la transizione del massimo campionato verso il sistema delle licenze, destinato a disegnare un torneo con tutte le attuali iscritte, più le squadre promosse dalla LegaDue e una aggiunta mediante wild card: «Dopo anni di immobilismo nell’impiantistica - afferma Gandini - questo è un segnale forte anche per la qualità del piano e dei suoi agganci al di là dell’Italia».
Pallacanestro Cantù e Cantù Next, la società di imprenditori locali che dall’agosto 2019 affianca la società cestistica sul fronte dei grandi progetti, a cominciare proprio da quello del nuovo impianto, hanno infatti presentato a Milano l’accordo con Asm Global, leader mondiale nella gestione dei servizi e degli eventi sportivi e non sportivi. Per l’Italia è una primizia assoluta: nessun nostro impianto rientra in un circuito planetario e di primaria importanza come questo. Non solo: è un’occasione per l’intero movimento di vertice. Non a caso era presente il presidente della Lega di serie A, Umberto Gandini, che ha appena visto approvare all’unanimità il suo piano per la transizione del massimo campionato verso il sistema delle licenze, destinato a disegnare un torneo con tutte le attuali iscritte, più le squadre promosse dalla LegaDue e una aggiunta mediante wild card: «Dopo anni di immobilismo nell’impiantistica - afferma Gandini - questo è un segnale forte anche per la qualità del piano e dei suoi agganci al di là dell’Italia». Asm Global è un colosso costituito dalla fusione tra Aeg Facilities (che fu alla base della costruzione dello Staples Center di Los Angeles) e Smg del gruppo Onex, che ha nel portafoglio qualcosa come 325 edifici in tutto il mondo, da Aberdeen ad Anchorage, da Sydney a Stoccolma: nel computo ci sono anche tante arene della Nba (ad esempio, oltre a quella dei Lakers e dei Clippers, le «case» dei Miami Heat, dei Brooklyn Nets - la Barclays è giudicata anche la più bella in assoluto del basket «pro» - degli Oklahoma City Thunder, dei Minnesota Timberwolves, dei Milwaukee Bucks) e vere icone europee quali The Globe a Stoccolma e la SSE Arena di Wembley. L’Istituto per il Credito Sportivo, presieduto da Andrea Abodi, si occuperà dell’arrangement bancario dell’operazione. L’accordo nasce in un momento in cui si parla di riaperture degli impianti su scala mondiale. «Noi siamo specialisti di “assembramenti” e mi rendo conto che il termine oggi è impopolare - scherza Giuseppe Rizzello, project manager di Asm Global -: però il pubblico sta tornando negli impianti e noi ci siamo specializzati anche nell’elevare gli standard di sicurezza e prevenzione rispetto al virus che ha portato così tanto scompiglio». Ma perché Cantù? Prima di tutto per piantare la prima bandiera in Italia (»Un Paese dall’enorme potenziale di crescita» ha scritto nel comunicato stampa il presidente e amministratore delegato Ron Bension), poi per modularità di una struttura che non sarà enorme (6000 posti) ma che è pensata per più eventi. «Il basket avrà ovviamente una parte di rilievo nella vita del palasport - spiega Andrea Mauri, amministratore delegato di Cantù Next e Pallacanestro Cantù -, ma gli altri spazi saranno occupati da concerti, congressi, eventi, insomma da quanto può organizzare e gestire Asm Global (che, in media, occupa dalle 120 alle 150 giornate all’anno per ciascun impianto che amministra, ndr). Resta una terza fetta di momenti liberi ed è quella che sarà destinata ai partner e agli sponsor della società cestistica». Cantù, peraltro, è stata promossa nella famiglia del colosso degli eventi anche per una curiosità che ha fatto colpo sugli americani della base operativa di Los Angeles: «Ho spiegato loro - dice Rizzello - che si trova a una ventina di minuti dalla casa di George Clooney sul lago di Como: così il nuovo palasport è subito finito nella mappa». Non resta dunque che attendere la nascita del palasport: il primo kit progettuale, con i vari calcoli sull’impatto ambientale, è già stato presentato in Comune; entro metà giugno sarà inoltrata la seconda parte del progetto definitivo, quindi non resterà che attendere il via libera, nero su bianco, con tanto di gara di appalto. «Contiamo di giocare la prima partita nella stagione 2023-2024» dice Roberto Allievi, presidente della Pallacanestro Cantù. Da quel momento scatterà l’accordo decennale con Asm Global (anzi, 10 anni dopo 1 di avviamento) all’insegna di uno slogan ambizioso: «Non c’è limite a quello che si può immaginare». |
|