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.Non riesco ad addentrarmi in analisi troppo tecnica ma avevo notato che le sconfitte in campionato sono sempre arrivate contro squadre che presentano un lungo vero nella coppia di stranieri:
- Treviglio con Pacher
- Agrigento con Polakovich
- Vigevano con Wideman
- Trapani con Horton
- Milano con Beverly
Seppur vero che con queste squadre si è anche vinto una gara, con le altre che presentano due esterni stranieri si è sempre e solo vinto (per esempio Cremona) così come contro squadre che presentano un 4 perimetrale (posso considerare Donte Thomas in questa categoria?).
Alla luce di questo e in vista dei futuri accoppiamenti con l'altro girone, possiamo considerare Bologna molto pericolosa perchè i lunghi stranieri sono addirittura due, Udine con Delia e Verona con Murphy mediamente pericolose, Forlì e Trieste come accoppiamenti ideali?
Abbiamo sofferto di più Hogue che tutti quelli citati, a mio avviso. Pur vincendo. Un bonsai fatto e finito, a 2 metri ci arriva coi trampoli, ma con dei bei movimenti in post e "sgamato" come pochi altri.
Vergognoso il fallo fischiato a Morandotti nel secondo quarto per avere tirato giù Hogue, quando dall'angolo della telecamera si vede bene che è l'americano che acchiappa il braccio di Ricky e si butta giù, trascinandolo.
Esempio notevole di sgamo.
Ma disonorevolissimo. -
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La testa, la testa... Ha più metodo di un professore di matematica. Ne vincerà ancora tanti. -
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Perché bevi un Barbaresco al posto di un Tavernello? Non costa di meno e fa lo stesso lavoro?
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.Tu hai fatto mai sport? E' ovvio che sia in sfiducia, non ha più il ruolo che avrebbe dovuto avere (Moraschini di fatto azzera i suoi minuti), non ha il ritmo gara, ieri gli avrei fatto giocare l'ultimo quarto, ma può anche essere che facendo un pessimo ultimo quarto lo perdevi ... gestione complicata , forse andrebbe messo in quintetto con Casale e Vigevano ....
Si ho fatto sport a buon livello direi
Uno sport differente e non di squadra ma molto tecnico e mentale
Scacchi? -
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mettaworldpeace
Un vino omogeneo anno dopo anno è un vino che non rispecchia l'andamento climatico della specifica annata. Come lo hanno raddrizzato? Eh...
Di altrettanto se non più godibili, ma molto meno industriali, in valle piuttosto sceglierei Fay e Rainoldi.
galileo.
Vedi sopra discorso annata. Per quanto riguarda il discorso grosso/piccolo = stabile/instabile, se mi prendi a paragone Leusciatti che è praticamente un vin de garage vecchio stampo, con la volatile che balla la rumba, bisogna rivedere i termini dell'equazione
Prova a bere Barbacan, Cabianche, Terrazzi Alti, Boffalora, Menegola, Dirupi per citarne solo alcuni, e troverai vini sinceri, ben fatti e rispettosi dell'annata.
Cento conferitori poi fanno stabilità, si; al ribasso, però. Tanto che le grandi coop o associazioni, come per fare un nome "alto" nel settore specifico, la Cantina di Terlano come quella di Termeno, quando vogliono produrre delle cuvée top selezionano alcune vigne e le mettono da parte, già dalla pigiatura. Mica fanno massa.
Poi capisco che al bevitore occasionale piaccia essere consolato dalla certezza che se prende un vino X, quello sarà sempre come ci si aspetta. Ma potrebbe essere per voi più interessante fare il passo successivo, scegliere produttori meno omogeneizzatori, e farvi sorprendere da quelle piccole differenze che si sviluppano in vigna a secondo dell'andamento della crescita.
Esempio: la 2018. Ho bevuto vini molto buoni e molto vispi, mentre nella 16 e nella 19, annate perfette nel resto d'Italia, ho trovato meno personalità. -
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Copio e incollo
"Carlo Negri aveva due figlie, Irina e Carla, ma poiché nessuna delle due voleva continuare col vino, lui nel 1969 vende alla società svizzera Winefood. Carluccio resta in azienda ma chiede alla nuova proprietà il sostegno di un enologo che lo affianchi in cantina: conoscendo il preside di San Michele all’Adige gli chiede di mandargli il migliore degli studenti. È così che nel 1971 Casimiro Maule arriva in Valtellina alla Nino Negri: il resto sono i più recenti 46 anni con l’acquisizione dell’azienda da parte di GIV che investe e la rilancia."
Basta il confronto tra i loro vini, ottenuti in gran parte da uve conferite da coltivatori non particolarmente ispirati, e gli altri piccoli produttori valtellinesi: c'è più trasparenza, più agilità, più leggibilità, più profondità.
Al GIV interessa un prodotto omogeneo, quindi più lavorato.
Inoltre quando raccogli uve di provenienza così varia non puoi essere sicuro del livello qualitativo, a meno che non cambi il sistema di valutazione e remunerazione dei conferenti, argomento che è cruciale per ogni grande négociant come per le grandi cooperative (tipo Cavit, LaVis, CaViRo eccetera, e come diverse grandi coop francesi specie nel sud). Devi spingere per esempio per ridurre l'uso dei pesticidi, passare gradualmente al biologico, accantonare le vigne meno qualitative e iperproduttive, fissare obiettivi non quantitativi. E' un lavoro molto impegnativo e scombina i fatturati
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.Maestro, so che non rientra tra i tuoi produttori del cuore, ma ho sottomano una cosa tipo:
VIGNA CA' GUICCIARDI VALTELLINA SUPERIORE INFERNO DOCG 2019, Nino Negri.
Bottiglia che non ho mai sentito. La conosci?
Mai provata, è una selezione creata di recente, ma io Negri non lo tocco nemmeno con un bastone. Industria. Vade retro. -
.Che poi non è solo una questione di tifo per la squadra.
Quante volte si perdono la lettura arbitrale? Quante volte ripetono a casaccio "tormentoni" tipo la regola Peterson? Regola Peterson che era una puttanata già 40 anni fa quando non si tirava da tre, figurarsi se può essere sensato ora che una squadra debba cominciare a fare pressing perché si trova a -9 a 8 minuti dalla fine.
Quante urla vengono sprecate su giocate normalissime e che spesso neanche vanno a buon fine? Quante volte divagano quando invece in campo sta succedendo qualcosa di interessante? Di contro, quante interessanti presentazioni tecniche o tattiche della squadra avversaria avete sentito? Negli ultimi tre anni una volta sono rimasto stupito dalla preparazione di un nostro telecronista: era Andrea Colombo che commentava la sua prima e unica (credo) partita della pallacanestro Cantù, dimostrando lui sì di conoscere davvero il campionato e le avversarie e non di essersi limitato a leggere in 1 minuto le caratteristiche dei giocatori stile messaggio di presentazione della partita sul sito ufficiale.
Lo fanno gratis e di certo non è che si debbano prendere insulti perché le loro telecronache non sono ritenute di livello, però come giustamente detto da altri il servizio lnpPass si paga e aggiungo che, come minimo, il commento deve dare qualcosa in più delle sole immagini e suoni della partita che possono sempre essere prodotti senza telecronisti. E, almeno a me, l'unica cosa in più che danno i nostri telecronisti è un misto di nervosismo e imbarazzo.
E per oggi la demolizione di alcuni maître à penser del basket canturino l'ho fatta. Altro giorno che mi sveglio bene passo al prossimo: Nicolini.
Condivido. -
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Questo significa che smetteremo di pagargli la pensione? -
.Ribolla gialla anfora. Non ricordo annata (2012 o giu di li).
Ma non è questione di bottiglia. Tra lui e
Rarikon credo di averne bevute 6 o 7 almeno, negli anni. Per me, ignorante, sanno sempre di uva marcia e muffa. Proprio non li capisco. Non ci arrivo. Ci rinuncio.
Radikon per me è HARAM da quando ho aperto due 2003 veramente orrende, non lo voglio vedere mai più.
Di Gravner invece ho bevuto diverse bottiglie, anche di ribolla, e le ho sempre trovate a posto. Ultima, la 2008 e ho una 13 in cantina. Certo, si tratta di bianchi macerati lungamente e quindi con un profilo gusto-olfattivo particolare. Quando aprirò la 13 potrò verificare se abbia avuto una deriva in peggio. -
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Tra i maceratori carsici, Gravner è stato il primo ed è il più rigoroso. Molto difficile esca una bottiglia storta, anche se non lo si può escludere a priori. Che vino era, dei suoi? -
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È un vino da approcciare solo dopo avere acquisito una notevole consapevolezza. Non è per tutti.
Contento per Ca' Noeva
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.È una squadra che comunque tira tanto e forse troppo da fuori..
57 - 69 - 63 - 43 - 59 - 61, questi sono i punti subiti da Udine nel girone di ritorno.
Tirano tanto da fuori ma difendono anche tanto. Da Ros da quanto leggo in giro sta facendo un’ottima stagione, così pippa come è stato dipinto qui non è.
Da Ros non è mai stato una pippa, semmai un cazzone. -
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Stiamo abbastanza nel semplice.
Uno sciampo onesto da piccolo produttore minore, di scorta uno un poco più selezionato. No maison, récoltants.
Indi un Brunello, Caprili 2010 oppure Ragnaie vecchie vigne 2011.
Dolce, a sto giro mi sa che salto. Ma forse no. -
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Prima volta che lo incrocio. Mi piacerebbe sapere come viene calcolato.
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