Cantubasket.com

Posts written by Tatao02

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    Vicino anche Kelly
    https://www.laprovinciadicomo.it/stories/S...ino_1303733_11/
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    Cantù, via Udanoh
    Sfuma Alexander ma rischia Mitchell
    (dalla Provincia)

    La nuova società fa sul serio, cambi in vista
    L’addio al capitano con i gradi passati a Parrillo
    Salta la trattativa con il lungo del Besiktas: ora Kelly?

    Cantù si ributta sul mercato e, facendo anche due conti, probabilmente rinvia a oggi il nome del nuovo centro. Con Ike Udanoh si è arrivati, anche formalmente, ai saluti: la società ha infatti diramato il classico comunicato di congedo, che annuncia la rescissione consensuale del contratto, con gli «auguri per il prosieguo di carriera» di prammatica.
    Accordo fatto con Avellino – la società che più l’ha voluto, già prima delle Final Eight -, con Cantù che potrà contare su un buy-out di
    circa 25 mila dollari, che di questi tempi sono tutto grasso che cola. L’ ex canturino ha sostenuto ieri le visite mediche ed è stato presentato in serata: debutterà domenica contro Trento. Su Cantù ha detto: «Ci sono stati problemi in termini dirigenziali. E sono tutti di dominio pubblico. È mancata un po’ di professionalità, ma sono convinto che la squadra potrà fare bene anche senza di me».
    A questo punto, l’attenzione torna su Cantù. Perché, via Udanoh, si cerca un degno sostituito. Non mancherebbe molto all’annuncio, malgrado gli ostacoli. Ieri, infatti, a un certo punto sembrava fatta per Joe Alexander, trentaduenne lungo già visto a Sassari nel 2015-2016. Raggiunto l’accordo con il giocatore, il nodo è diventato il Besiktas, la squadra turca per la quale gioca. Tra Bat e infortuni, Istanbul, infatti, non ha voluto sentire ragione e non ha liberato l’ala-centro.

    Una concorrenza agguerrita
    A questo punto, dunque, i nomi spesi nelle ultime ore (Suleiman Okhaifoede Braimoh, Rashard Kelly e Marshawn Powell) continuano a rimanere sulla lista, chi più appetibile e chi meno. A ieri sera, fusi orari Usa più umani, in pole position sembrava proprio Kelly, che non dispiace a coach Nicola Brienza. E per il quale però bisogna fare in fretta, perchè serve ora un giocatore pronto all’uso. Con l’obiettivo – non dichiarato – di raggiungere serenamente la salvezza e di provare a puntare ai playoff, ma senza svenarsi.
    La situazione è però in evoluzione anche su altri fronti, in questa eternamente torrida stagione canturina. Tony Mitchell è ormai
    apertamente entrato in rotta di collisione con il club, non avendo gradito i richiami disciplinari per le assenze della scorsa settimana.
    L’alternativa alla “stella” dell’Acqua San Bernardo ha già un nome e cognome. Si tratta dell’ala statunitense Terran Petteway, 26
    anni, tagliato dalla Dinamo Sassari prima di Natale. Un giocatore che ha il vantaggio di avere già giocato in Italia, il che consentirebbe
    a Cantù di non spendere altri visti.

    Operazione vantaggiosa
    Inoltre – e non è affatto un aspetto secondario - per Cantù sarebbe un’operazione per nulla onerosa. Anzi, potrebbe pure risparmiare
    qualche dollaro, dal momento che la società si libererebbe di un ingaggio importante come quello di Mitchell. E, sempre con un occhio
    al bilancio, c’è anche l’eventualità che lasci la squadra Francesco Quaglia, che ha ammiratori in A2. In tal caso, non si andrebbe sul mercato, ma si porterebbe in prima squadra un giovane del vivaio.
    Intanto, via Udanoh, è stato ufficializzato il nuovo capitano: come ampiamente previsto, è Salvatore Parrillo, che ricopriva il ruolo di vice. La guardia campana è alla sua terza stagione a Cantù e, già la scorsa stagione era stato vice di Chappell. Ora la promozione, peraltro sognata e sperata a furor di popolo, visto l’appeal che il giocatore ha sulle folle biancoblù.
    La scelta del vice nel frattempo è ricaduta su Frank Brandon Gaines, un americano che in questi mesi canturini ha dimostrato attaccamento alla maglia e grande entusiasmo.
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    Cantù, questione di ore la firma del nuovo lungo
    Poi tocca al presidente
    (dalla Provincia)

    La Pallacanestro Cantù, dopo aver saldato la scorsa settimana le varie pendenze arretrate attende per oggi la comunicazione relativa allo sblocco del mercato. Solo una volta ricevuto l’ok da parte della federazione, il club brianzolo potrà procedere sia a ingaggiare il nuovo giocatore destinato a rilevare un Udanoh che se l’è data a gambe sia a tesserare il vice allenatore Ugo Ducarello che già da alcune settimane lavora al fianco di coach Nicola Brienza ma la cui posizione deve essere ancora ufficializzata.

    I nomi che circolano
    A proposito di mercato, dovrebbe essere ufficializzato oggi il passaggio ad Avellino di Ike Udanoh, con il club irpino che ha versato un
    buyout di 25mila euro a Cantù per ottenere il trasferimento dell’ormai ex capitano. Per la sostituzione del quale in Brianza dovremmo
    essere ormai agli sgoccioli. Diversi i nomi accostati in queste ore ai colori biancoverdi. A partire da Suleiman Okhaifoede Braimoh (29enne nigeriano di cittadinanza statunitense, in Israele all’Hapoel Eilat) per proseguire con Rashard Kelly (23enne americano che gioca in Russia al Perm ed è il secondo miglior rimbalzista della Vtb League) e pure con Marshawn Powell (29enne Usa di stanza a Udine in A2, campionato nel quale milita da diversi anni). A Cantù era stato offerto anche Cory Jefferson (ex Olimpia) prima che si accasasse al Gran Canaria in Eurolega. L’impressione, tuttavia, è che la trattativa ormai in dirittura d’arrivo riguardi un lungo fuori dai radar. A brevissimo sarà svelato il nome.

    Intanto, quella che inizia oggi è una settimana che dovrebbe portare anche alla designazione del nuovo presidente della società oltre alla composizione del consiglio d’amministrazione ed eventualmente all’assegnazione delle deleghe all’interno degli amministratori.
    Un’assemblea, a tal riguardo, è indetta per domani e alla stessa parteciperanno tutti i potenziali presidenti in pectore. Perché il nome di colui il quale succederà nella carica a Irina Gerasimenko (la moglie dell’ex proprietario Dmitry aveva rassegnato le dimissioni lo scorso agosto) è pressoché certo si dovrà rintracciare in seno a quel consesso che più s’è dato da fare ultimamente per favorire il passaggio di proprietà dal russo a Tutti Insieme Cantù.

    I candidati
    In pole position viene dato Andrea Mauri, anche se costui ha sempre sostenuto che si sente più tagliato per un ruolo operativo piuttosto che istituzionale e che inoltre il ruolo di presidente dovrebbe svolgerlo qualcuno che “caccia il grano”. Tra i papabili Angelo Passeri, commercialista e numero uno di Tic, ovvero del sodalizio che possiede il 100% delle quote societarie. Da non trascurare l’opzione Antonio Munafò, imprenditore, deus ex machina del Progetto Giovani e sempre in fila nel condurre la difficile recente trattativa con Gerasimenko.
    Ci sarebbero anche Antonio Biella - Ceo di Acqua San Bernardo, ma è appunto già il main sponsor del club -, Roberto Allievi (se non fosse che ha già pubblicamente dichiarato di non essere interessato alla carica), Sergio Paparelli e Stefano Salice ovvero due degli ex soci di minoranza da sempre tra i più attivi. Ancor più defilato Angelo Zomegnan.
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    Dalla Prealpina:
    Cattura_5
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    Spicchi
    CANTÙ CERCA UN'ALA GRANDE STRANIERA, TONY MITCHELL PER ORA RESTA
    Cantù sonda il mercato in cerca di un sostituto di Ike Udanoh, scandagliando il mercato delle ali grandi con preferenza per giocatori che abbinanti fisicità e doti balistiche. Al momento nessuna trattativa aperta ma solo sondaggi – a partire da quello con Suleiman Braimoh attualmente in Israele all'Hapoel Eilat - per valutare le diponibilità, con il vincolo di chiudere ogni trattativa entro venerdì 1 marzo per rispettare la regola dei 12 contratti depositati. Da valutare anche la richiesta di cessione da parte di Francesco Quaglia (Octagon Europe) che potrebbe comunque essere liberato e rimpiazzato da un giovane di serie.
    Rientrato parzialmente il caso Tony Mitchell, tornato ad allenarsi venerdì dopoche i soldi del bonifico effettuato mercoledì sono effettivamente giunti sul conto; i rapporti tra il club lombardo e l'ala statunitense non sono però ottimali, un eventuale divorzio non è immediato ma potrebbe accadere fra qualche settimana pur con l'obbligo di rimpiazzarlo solo con un giocatore comunitario o già vistato.

    AVELLINO E IKE UDANOH, QUESTA VOLTA IL MATRIMONIO È VICINO
    Avellino è in dirittura d'arrivo dell'accordo con Cantù per la cessione di Ike Udanoh (Klutch Sports-DoubleB). La trattativa sembra indirizzata verso un esito positivo con relativo buyout – decisamente inferiore a quello di 50mila euro non finalizzato in occasione della trattativa - da corrispondere alla società lombarda per liberare l'atleta.

    AGRIGENTO: QUASI FATTA PER FRANCESCO QUAGLIA
    Agrigento è vicina all'accordo con Francesco Quaglia (Octagon Europe). Il 31enne centro in uscita da Cantù, che ha accettato di lasciarlo partire (0.3ppg e 0.5rpg in 30 minuti totali con 6 ingressi incampo), sarà quasi certamente il sostituto di Giacomo Zilli dopo il sondaggio senza esito con Michele Antonutti, fuori portata economica, e il nulla di fatto con Nikolaj Vangelov.
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    CITAZIONE (Il conte Vronskji @ 21/2/2019, 10:03) 
    CITAZIONE (Frankie-38- @ 21/2/2019, 10:01) 
    Su Jefferson sta scritto anche su il Mattino/ed. Avellino "Frosini tenta il colpo Jefferson da Cantù che però aspetta i pagamenti delle mensilità arretrate entro venerdì. Il centro americano ha anche altre offerte."

    Jefferson, Udanoh, altro?

    Ma c'è qualche problema? ;)
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    CITAZIONE (Il conte Vronskji @ 21/2/2019, 09:56) 
    CITAZIONE (andre2266 @ 21/2/2019, 09:54) 
    A Reggio?? Per loro sarebbe grandissimo colpo, ma se accettasse Reggio allora davvero ci sarebbe da farci mille domande.

    Spazzatura.

    Su Jefferson sta scritto anche su il Mattino/ed. Avellino "Frosini tenta il colpo Jefferson da Cantù che però aspetta i pagamenti delle mensilità arretrate entro venerdì. Il centro americano ha anche altre offerte. L'alternativa più abbordabile è Brian Qvale in uscita da Bologna. La Virtus gli ha tolto la fascia di capitano assegnandola a Pietro Aradori. Bologna valuta addirittura il taglio di Kevin Punter. La guardia americana ha prodotto un rendimento altalenante ed ha deluso in Coppa Italia."

    Edited by Frankie-38- - 21/2/2019, 10:04
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    Reggio:
    Nelle ultime ore è stata battuta anche la pista che porta al canturino Davon Jefferson. La caotica situazione societaria che regna in Brianza (ieri è avvenuto il passaggio di proprietà dai Gerasimenko al consorzio Tutti Insieme per Cantù, in attesa di una nuova cessione a un gruppo americano) sta però bloccando ogni operazione.
    https://gazzettadireggio.gelocal.it/sport/...hard-1.30029372
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    Cantù ai canturini
    Atto d’amore di Marson e il Pianella ora è suo
    (dalla Provincia)

    Non cambia proprietà solo la società, ecco arrivare la nuova svolta
    L’imprenditore: «Un finanziamento ponte per il bene della Pallacanestro»

    Il Pianella, da ieri sera, ha un nuovo padrone: Davide Marson. Come si era messo in testa di fare, mesi fa. E come è riuscito a fare, adesso che la società è passata di mano. Un autentico atto d’amore, il suo. Anzi, l’ennesimo. Dopo l’affiancamento di due stagioni fa sponsorizzazione del girone di ritorno), dell’anno scorso (la Final Eight di Firenze con leggendario quarto contro Milano) e il pagamento
    della trasferta a Trieste (a squadra più tifosi) in questo.

    Una presenza costante
    Insomma, da dietro le quinte, senza troppo comparire (da tempo non era più socio, ma non ha mai smesso di farlo), l’imprenditore di Figino non si è tirato indietro. E l’operazione Pianella parte da lontano, come possono testimoniare coloro che gli sono stati al fianco in questo periodo. L’idea originale era quella di acquistare la struttura, ma non per farci un investimento. Bensì per rivestire un ruolo da polmone in un momento delicatissimo della stagione. Subito dopo l’annunciodi disimpegno di Dmitry Gerasimenko.
    In pratica Marson si sarebbe accollato l’onere dell’acquisto, facendo convogliare la somma nelle casse della Pallacanestro Cantù. Avrebbe dato ai reggenti la possibilità di gestire l’ordinaria amministrazione, arrivare a fine stagione e trovare un acquirente. Al quale poi, lasciare al prezzo di costo area e palazzetto. Era la fine di novembre, quando la proposta fu girata alla famiglia russa, la risposta fu negativa e la trattativa saltò.
    Ma l’imprenditore, si sa, non è uno che s’abbatte facilmente e, allora, in questo periodo di cordata tutta canturina con possibilità di rilevare la società ha riproposto la sua idea originale. Forte di questo impegno, chi ha condotto la trattativa, ha potuto lavorare con relativa tranquillità, badando al risultato. E, così, lunedì acquisto della società e ieri rogito dal notaio Manfredi («a proposito - spiega Marson - vogliamo dire qualcosa di Manfredi? È stato grandissimo e disponibilissimo, tenendoci aperto lo studio fino a tarda sera, l’altro
    giorno. Complimenti»).
    Così, Marson acquista il Pianella, blocca un altro suo investimento di ampliamento a un passo dalla sua Mia e rilancia. Potrebbe cominciare a stoccare il suo materiale, lì dentro, non fermando l’iter per la costruzione del nuovo palazzo, invece prima prova a fare una proposta al territorio. «Il mio - dice - è e resta una sorta di finanziamento ponte alla Pallacanestro, ma perché intanto non pensiamo a un Pianella 2.0? Facciamo quello che hanno realizzato 45 anni fa i pionieri del palazzetto. Riuniamo una ventina di imprenditori e costruiamocelo noi».

    «Il calcio insegna»
    Ed è tutto, questa, tranne che una provocazione. Marson ci crede veramente. «Non c’è’ futuro senza un’arena di proprietà, ce lo insegna il calcio con Juventus e Udinese. L’Inter ha 55mila abbonati, ma non gli introiti di uno stadio di proprietà. Per me, l’altra sera, Allievi e Corrado avranno guardato giù, guidandoci in questa avventura, e saranno stati fieri. Facciamo come loro, il progetto c’è, è validissimo e non va spostato di una virgola. Il contributo


    Il retroscena
    «Ragazzi, se serve io ci sono»
    A un certo punto deve aver realizzato di aver venduto per davvero. E forse ha cominciato a tremargli la terra sotto i piedi. Allora ha iniziato a telefonare. Mancava davvero poco alla mezzanotte quando Dmitry Gerasimenko, ormai ex in tutti i sensi, ha chiamato Antonio Munafò, colui che - specie negli ultimi giorni - più di tutti ha sentito nella lunga ed estenuante trattativa. «Antonio - la ricostruzione è a spanne ma non di fantasia - vai avanti tu, non mollare. Non vendete agli americani, facciamo insieme, lavorando anche sul tuo Pgc».
    Poi era notte fonda quando ha fatto squillare lo smartphone di Andrea Mauri. «Rinnoviamo subito il contratto a Nicola Brienza e facciamo la squadra insieme. Sai che sono bravo a costruirne di buone a poco prezzo. Se avete bisogno ci sono». Poi, la buonanotte.
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    CITAZIONE (tsenif_dnalsi_yenoc @ 19/2/2019, 13:23) 
    CITAZIONE (ZioVlad @ 19/2/2019, 12:13) 
    Cif tu non faresti il possibile per tenerlo ike?

    Ike, e a questo punto si tratta da un lato di presentarsi faccia a faccia con il giocatore con la testa alta e i conti a posto, intendo conti nei suoi confronti ovvero tutte le pendenze saldate, e a questo punto indagare sulle vere motivazioni che lo inducono a lasciare il club. Avellino o chi per lei offre di più? Offrono una situazione tecnica migliore? Prospettive di playoff da protagonisti? Hanno fatto scivolare anche contrattino per l'anno che verrà?

    Accendiamo l'ultima, infatti sui social vicini alla società irpina parlano di un contratto fino a giugno con opzione di rinnovo per la prossima stagione.
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    CITAZIONE (JamesDean83 @ 19/2/2019, 00:49) 
    Se non è stata obbligata (da chi?) alla prima esternazione di sabato e viste le ripetute smentite da SGWS, l’unica interpretazione del “noi” è “io e mio marito”...
    Basta che non si rimangino tutto...

    Ecco le sue parole sabato al Corriere di Como: «Siamo tutti in attesa di notizie. Ma posso dare una certezza: quando ci sarà il passaggio di consegne da Dmitry Gerasimenko a Tic (Tutti Insieme Cantù, ndr) e verrà costituita la cordata per la Pallacanestro Cantù e il palazzetti noi saremo in prima fila

    Sì, ma dopo cioè stamattina sulla stampa pavese il virgolettato diceva "non ci interessa Cantù".
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    Subito dopo l’ufficialiazzione dell’addio di Gerasimenko, però, Ylenja Lucaselli - global advisor del gruppo americano - ha smentito l’imminente acquisto del club canturino.

    " Come ripetutamente affermato negli ultimi giorni, la Southern Glazer’s Wine&Spirits non è in alcun modo coinvolta nell’acquisto della Pallacanestro Cantù, né lo sarà in futuro. Smentiamo, pertanto, qualsiasi articolo che riporti il contrario"
    A questo punto, chi sarà il nuovo proprietario?
    https://it.eurosport.com/basket/serie-a/20...515/story.shtml
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    CITAZIONE (L€o @ 18/2/2019, 23:39) 
    1.6

    Ma hai una 1.6 di cilindrata? :D
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    CITAZIONE (maicon90 @ 18/2/2019, 19:54) 
    CITAZIONE (ndp15 @ 18/2/2019, 19:47) 
    C'è scritto "per evitare penalizzazioni".

    le eventuali penalizzazioni sono per quest'anno o per il prossimo?

    Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare dal prossimo.
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    Spicchi
    CANTÙ SUL FILO DEL RASOIO, LA FIRMA SLITTA ANCORA E UDANOH NON TORNA
    Rinvio dell'ultima ora per la firma dei documenti necessari per chiudere il passaggio di proprietà di Cantù da Dmitry Gerasimenko all'associazione Tutti Insieme Cantù, mossa propedeutica alla nascita di un consorzio di aziende del quale dovrebbe far parte, nonostante una smentita a un quotidiano locale, anche la Southern Glazer'S Wine & Spirit, della quale si parla anche come probabile futuro sponsor di Pavia in B (il ministro dell'agricoltura Centinaio aveva accompagnato Ylenia Lusarelli,parlamentare di Fratelli d'Italia e moglie del figlio dell'azionista di maggioranza, a una recente partitadella Winterass).
    La rappresentante della proprietà si è presentata all'appuntamento senza mandato per la firma, con Gerasimenko che avrebbe domandato ulteriori garanzie rispetto a quelle pattuite nella prima bozza di accordo di giovedì scorso. I tempi per il closing sono strettissimi: entro sabato 23 scadrà il termine dei pagamenti di tasse e contributi per evitare penalizzazioni (2000 euro di multa perogni giorno di ritardo fino al quinto, poi meno 1 per ognuno dei possibili 4 inadempimenti).
    A breve andranno pagati gli stipendi di gennaio maturati il 10 febbraio per evitare partenze degli americani, al di là del caso Udanoh che sembra deciso a non rientrare a Cantù per la ripresa degli allenamenti di mercoledì. Il lungo statunitense si sarebbe rivolto alla FIBA per attivare la procedura di svincolo senza nulla osta per ritardi nei pagamenti; il termine dei trasferimenti in serie A entro il 28 febbraio è però vincolante per finalizzare l'eventuale partenza alla volta di Avellino o di altri club professionistici inItalia, dopo il quale potrà firmare solo all'estero.
7312 replies since 8/12/2010
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