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Posts written by Tatao02

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    https://www.baskettiamo.com/baskettiamo/ar...-dalla-serie-a/
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    CITAZIONE (ndp15 @ 22/6/2019, 12:40) 
    CITAZIONE (Underdog20 @ 22/6/2019, 12:11) 
    Rodriguez, La Torre e Simioni penso siano a poco più del minimo, ti risulta diversamente?

    Non ho nessuna info sulle cifre, ma soprattutto Pecchia e Simioni sono giovani e vengono da ottime stagioni dove hanno suscitato interesse. Chiaramente nessuna grossa cifra, ma mi aspetto, magari sbagliando, che 200k netti per gli italiani siano stati spesi, se non qualcosina in più. Il che vorrebbe dire intorno ai 400k per i 6 stranieri se si mantengono le cifre dette a inizio mese, e quindi giocoforza almeno un paio di stranieri che prendono come, se non meno, di Pecchia e Simioni. L'alternativa è che si sia alzato un po' l'ipotetico budget.

    Avendo speso circa 200.000 per gli italiani saremmo più o meno in linea con Pesaro www.pu24.it/2019/06/20/poeta-alibeg...-tasche/277730/

    CITAZIONE (ndp15 @ 22/6/2019, 12:53) 
    Io comunque, se c'è anche Pecchia, considererei fortemente l'opzione 5+5.

    Con una luxury tax in meno e con un potenziale premio per l'utilizzo italiani in più che in questo determinato periodo farebbero particolarmente comodo.

    Andrea Pecchia si parla di pluriennale
    https://bergamo.corriere.it/notizie/sport/...8bdcd7550.shtml
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    Quelli che che anni fa dicevano che al Pianella eravamo degli incivili... www.zamzar.com/download.php?uid=8d...leID=page-0.jpg
    Conoscendo i reciones (ricordate gara 5 quarti di finale di qualche anno fa...) mi aspetto ulteriore bordello con la curva veneziana che se non ricordo male è prorio poco sopra spostata sulla sinistra della panchina ospite...
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    Il Corriere di Como nell'edizione di oggi:
    Il centro 21enne Alessandro Simioni potrebbe essere il prossimo acquisto della Pallacanestro Cantù. La trattativa con il giocatore è in fase molto avanzata e in questo fine settimana è attesa l'ufficializzazione dell'accordo.
    Simioni nell'ultima stagione ha giocato con la squadra di Imola in serie A2, in quel campionato dove la società intende pescare la maggior parte dei giocatori che comporranno la formazione 2019-2020, come è stato nel caso del primo accordo ufficializzato, con Yancarlos Rodriguez, che nell'ultima stagione ha militato con Roseto.
    Un elemento promettente di scuola Reyer Venezia, che i tifosi canturini hanno già visto in azione al palasport Pianella. Nel 2016, infatti, Simioni giocò la finale tricolore Under 20 a Cucciago con la maglia dei veneti proprio contro la Pallacanestro Cantù guidata da coach Antonio Visciglia.
    Simioni, padovano di Abano Terme, ha poi lasciato la Reyer per giocare prima con Trieste e poi con Imola. Nel suo curriculum anche esperienze con le nazionali Under 18 (con un bronzo europeo) e con l'Under 19 (con un argento mondiale).
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    CITAZIONE (Coglia @ 20/6/2019, 10:42) 
    Non conosco questo Rodriguez, qualcuno l ha seguito in A2? Di sicuro mi pare siamo passati a profili diversi da Casini ed è già un bene..

    DDF sarà rimasto sicuramente colpito dal ragazzo visto che contro la sua ex società ha fatto un partitone :)
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    CITAZIONE (Superguly @ 13/6/2019, 22:56) 
    Ok cappelletti se viene, ma che cazzo aspetta pancotto...
    A quanto ne so in pratica avrebbe accettato già tre settimane fa.

    Brienza rischia di perdere craft dopo gomes, per carità meglio così, ma ora vediamo trainotti quanto vale...e cosa sa pescare in estate e vediamo se in grado di pescare anche giocatori diversi dal buscaglia style.
    Al momento trainotti è un mago del mercato di riparazione e molto meno di quello estivo.

    Dalla Prealpina:
    Tempo di rinnovi anche a Trento che farà di tutto per ripartire da Aaron Craft, difficile invece il ritorno di Brandon Triche da Capo d'Orlando che è considerato con attenzione dalla matricola Fortitudo Bologna. Pesaro punta decisamente su Peppe Poeta come possibile veterano dello spogliatoio, nel weekend dovrebbe formalizzare l'offerta al 34enne play campano.
    Cantù ha provato con Alessandro Cappelletti, ma il 24enne play della Virtus Bologna pare orientato verso il posto da titolare in A2 a Torino e il club brianzolo valuta Riccardo Bolpin, 22enne guardia-play di proprietà di Venezia, qnell'ultima annata in prestito a Pistoia.
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    Quadro della situazione per le 17 protagoniste della serie A prossima ventura in attesa dell'esito della finale di A2 fra Treviso e Capo d'Orlando.
    (dalla Prealpina)

    VENEZIA (all. De Raffaele) Conferma Stone, Bramos, Daye e Watt, rinnova De Nicolao, in uscita Biligha e Giuri, Mazzola ha contratto e dovrebbe restare. In caccia di guardia e lungo stranieri, maxi offerta per Polonara, dura strapparlo a Sassari.

    SASSARI (Pozzecco) Riparte da Gentile e Spissu, le vittorie in serie hanno acceso i fari su PolonAir (ma c'è l'effetto Poz), improbabile trattenere le stelle straniere con chances per il solo Smith mentre Thomas è diretto a Kaunas.

    MILANO (Pianigiani?) Sette contratti in essere e la successione di Proli ancora da definire: dalla ridda delle ipotesi (Pianigiani resta o va?) può uscire dal mazzo il superjolly Ettore Messina?

    CREMONA (Sacchetti) Riparte da Ruzzier, Saunders e Stojanovic, troppe le sirene per Ricci e Crawford, ci prova con Mathiang e a Meo piace Scrubb. Ma senza le coppe...

    BRINDISI (Vitucci) Contratti con Banks, Zanelli e Rush, la sfida della Champions è la carta da giocare per trattenere le rivelazioni Moraschini e Brown.

    TRENTO (Brienza) Apre un nuovo ciclo dopo 9 anni di Buscaglia, prova a trattenere Craft e riportare Triche 6 anni dopo il salto in A. Meno budget e qualche scommessa.

    TRIESTE (Dalmasson) Risorse ridotte ma certezze in più dopo il CdA di venerdì, nuovo ciclo con Dalmasson e lo zoccolo duro Fernandez, Cavaliero e Da Ros. Resta Mosley?

    AVELLINO (Maffezzoli) La più attiva con tre firme - Taylor, Chappell e Okebpa - e tante trattative. Alberani gioca d'anticipo con meno risorse, settimana decisiva per Ricci.

    VARESE (Caja) Tre conferme italiane e la firma di Peak, continua il pressing per Cain e il lavoro ai fianchi di elementi di caratura internazionale. Si accontenteranno senza coppe?

    CANTU (Pancotto) Nuovo corso con budget ridotto, resta il solo La Torre mentre il rientrante g.m. Della Fiori dovrà pescare americani low cost tra A2 e rookies.

    BOLOGNA (Djordjevic) Per ora solo conferme ma i sogni - dalla superstar Teodosic ai nazionali serbi Kuzmic e Macvan - sono a cinque stelle. Vuole l'Eurocup, ma occhio agli strali della FIP...

    BRESCIA (Esposito) Resta il blocco italiano più Moss, il nuovo coach dovrà pescare quattro stranieri con qualità e vigore atletico per riscattare l'opaco 2018/19.

    REGGIO EMILIA (Buscaglia) Intrigante la scelta del nuovo coach dopo un'annata sofferta, riparte da un poker italiano ma dovrà calibrare meglio le scelte USA.

    PESARO (?) Unica panchina ancora vacante, scartata la pista Markowski in corsa l'ex Brescia Andrea Diana e l'ex Bamberg Federico Perego con Cancellieri terzo incomodo.

    PISTOIA (Carrea) Area tecnica prelevata dall'A2 di Biella: gm e coach dal Piemonte. Unici contratti Della Rosa e Martini, roster da rifondare.

    FORTITUDO BOLOGNA (Martino) Primo acquisto l'ex varesino Stipcevic su uno zoccolo duro di veterani (Mancinelli, Leunen, forse Rosselli ma non Delfino).

    ROMA (Bucchi) Si muove in attesa di capire se Aniello Longobardi si unirà al patron Toti, tentativi a vuoto per Taylor e Mbakwe, può piacere Antonio Iannuzzi.
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    Gli 11 del nuovo Pianella, avanti tutta «I prossimi giorni saranno decisivi»
    (dalla Provincia)

    Non vogliono perdere tempo gli imprenditori che si sono impegnati nella costruzione
    Si va verso la definizione della holding che dovrà gestire il palazzetto e la Pallacanestro Cantù

    Cominciano a emergere nuovi particolari dell'Operazione Pianella. Quella che porterà alla costruzione del mitico palazzetto di Cucciago e che poi diventerà patrimonio della Pallacanestro Cantù. Il modo migliore, quindi, per avviare la prima vera stagione di gestione di nuovo totalmente locale.
    La spinta definitiva a un'idea nata tempo fa, ai tempi della prima scrittura del popolare piano triennale Andrea Mauri-Angelo Zomegnan, è arrivata sabato a a pranzo. Dove in pratica è stato siglato il Patto degli undici. In realtà, ospiti del presidente Davide Marson, erano solo in sette, ma tutti gli altri - che prima, chi durante via telefono e chi dopo - avevano già garantito l'adesione.

    Volti noti e nuovi ingressi
    Del gruppo faranno parte volti noti (su Marson, Paparelli e Salice - fin qui sempre munifici - potremmo puntare qualcosa), ritorni magari un po' a sorpresa (si parla di Natale Verga, e non sarebbe il solo) e - ed è questa la piacevole novità - aziende e personaggi coinvolti per la prima volta (tra questi anche il socio forte, che entrerà eccome e che farà il... socio forte davvero).
    La conferma arriva anche dalla società. «Come già annunciato nel corso della presentazione del nuovo general manager Daniele Della Fiori - il commento - sono questi i giorni cruciali per la definizione degli assetti societari, con il conseguente posizionamento dei diversi settori, che sono dentro e fuori la squadra».
    E infatti, a proposito di giorni decisivi, sarà un giugno caldissimo. Soprattutto per la composizione della holding che poi gestirà la costruzione del palazzetto e la società. Si va verso due ordini di soci: uno che potremo chiamare Gold (con quote sia immobiliari e sia sportive) e uno Silver (con partecipazioni solo nella Pallacanestro). Ovviamente i due comparti dovranno operare e cooperare, perché i due piani non saranno mai disgiunti. Anzi.
    Come mai solo 11 imprenditori e non i 20 che si era auspicato in prima battuta lo stesso Marson? Non è una questione di reperimento risorse, tutt'altro. Pare sia una precisa policy aziendale: chiudere il numero e partire il prima possibile. Rispolverando il progetto già buono e redatto ai tempi della collaborazione tra Andrea Mauri e la famiglia Gerasimenko.
    La base sarà questa. Al limite, si potrà studiare l'ipotesi di intervenire negli spazi commerciali che, tra impianto 1 e impianto 2, avevano subito una buona sforbiciata. Il palazzetto di proprietà costituisce un valore aggiunto di grande rilevanza, riuscire a sfruttarlo il più possibile costituirebbe, oltreché uno stimolo per gli investitori, anche una risorsa in più per la società.

    «La prima fase del piano»
    «Questa è la prima fase del nostro piano - tengono a rimarcare in società -, di sicuro la più importante, e stiamo viaggiando spediti. L'auspicio, ovviamente, è chiudere il prima possibile per far sì che tutto possa procedere nel modo migliore senza imprevisti. I prossimi giorni saranno decisivi».
    L'importante è chiudere, dunque. Dandosi delle priorità. Il passaggio dal notaio, nella vicenda palazzetto, ad esempio, dovrebbe realizzarsi nel giro di dieci giorni, massimo due settimane. E a quel punto, come accadde con il primo Pianella, saranno stavolta undici i pionieri da celebrare per quello che riusciranno a costruire nei prossimi due anni.
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    Dalla Provincia:

    Il made in Italy
    Nel frattempo, si pensa anche alla squadra. Il prossimo allenatore della Pallacanestro Cantù e altri due del passato. L'arrivo di Cesare Pancotto sulla panchina dell'Acqua San Bernardo sta per innescare un valzer che coinvolgerebbe anche Franco Ciani (destinato al posto del marchigiano proprio sulla panchina della Poderosa Montegranaro) e Ugo Ducarello (pronto a raccogliere l'eredità dello stesso Ciani ad Agrigento).

    Se così fosse, Virginio Bernardi, il principe dei procuratori, sarebbe un autentico mago, in grado di non perdere alcun controllo in tre piazze già sue. Ma, al di là dei destini e delle fortune degli altri, a Cantù che interessa è l'arrivo del nuovo coach. E niente ormai sembra più ostare alla riuscita dell'operazione (anche l'assalto di Pesaro, infatti, sarebbe andato a vuoto).

    Pancotto, in questa fase, penderebbe dalle labbra del nuovo general manager Daniele Della Fiori, figura centrale nella costruzione delle squadra. Pur continuando a dare un occhio a quello che arriva riguardo agli stranieri, i due starebbero per concentrarsi sul discorso italiani. L'unico, tra i big, certo della permanenza è Andrea La Torre, scommessa vinta e conferma guadagnata sul campo.

    Hanno contratto anche Salvatore Parrillo e Biram Baparapè, ma il loro destino è incerto. Anzi, a dir la verità, è certo il divorzio dal capitano, considerato doppione di La Torre. Con lui e con il suo agente, guarda caso Bernardi, si tenterà di arrivare a una transazione, non prima però di aver chiuso la parte economica relativa alla stagione appena conclusa. L'intesa con Baparapè, invece, durerà altri due anni e in questo caso l'idea sarebbe di trovare con il suo procuratore Riccardo Sbezzi un accordo per mandarlo a maturare esperienza e giocare in serie minori.

    Ritorna Casini?
    È in pratica quanto accadrà a Luca Pappalardo, che non rientra nei piani tecnici. Ma lui è giovane ed è un lungo, quindi ha prospettive in B o in una C Gold competitiva. Potrebbe invece arrivare, o meglio tornare, un giocatore duttile ed esperto qual è Juan Marcos Casini. L'italo argentino con casa e famiglia a Cucciago è già stato a Cantù nel 2007/2008, ha 39 anni e la maturità per partire dalla panchina e dare minuti di cambi. Nell'ultima stagione era a Rieti in A2.

    Si tornerà, invece, finalmente a pescare dal Pgc per i giovani, decimo e undicesimo della rosa. Tanto dipenderà da Baparapè, di certo al momento ci sono in corsa Riccardo Chinellato e Pietro Nasini. Mentre un premio potrebbe essere concesso a talenti come Gabriele Procida, Patrick Gatti e Jona Di Giuliomaria anche eventualmente solo per aggregarsi durante gli allenamenti.
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    Svolta, il Pianella tornerà la casa di Cantù
    (dalla Provincia)

    Basket Colpo di scena: c'è la disponibilità di 11 imprenditori a costruire il palazzetto. Diventerà il polmone del club Un segnale decisivo ora potrebbe arrivare dalla campagna abbonamenti. E già si lavora alla squadra per Pancotto

    Che questo non fosse un posto normale lo si era capito mille e una volta. Ma ieri ne abbiamo avuto la milleduesima dimostrazione. Undici-imprenditori-undici (nomi ancora sotto embargo, ma si sa per certo che ci sono volti conosciuti, piacevoli ritorni anche un po' a sorpresa e new entry) seduti attorno a un tavolo di un noto ristorante della Brianza hanno deciso: «Il palazzetto lo costruiamo noi», la promessa. In coro.

    Marson fa da traino
    Cantù - o, meglio Cucciago - avrà dunque un nuovo impianto. E la società Pallacanestro Cantù potrà contare su un polmone non di poco conto. Una sorta di comodo cuscino sul quale poggiare i destini futuri. A trainare l'operazione, una volta di più, il presidente Davide Marson, che è anche il proprietario della vecchia struttura. Il suo dinamismo e la sua lucida follia (nel senso migliore del termine, non si arrabbi l'industriale), si sa, sono contagiose e ieri hanno permesso l'ennesimo miracolo.

    Per non affrettare troppo i tempi, e accontentare gli scaramantici, potremmo parlare di un primo grande passo in avanti, anche nel dar vita alla holding che poi costruirà la struttura e gestirà la società. Ma per l'appuntamento dal notaio dovrebbe essere solo una questione di giorni. I prossimi. Con la settimana entrante che probabilmente sarà quella decisiva. Tutti hanno alzato la mano, tutti hanno sposato il progetto Mauri-Zomegnan (impianto di proprietà e riposizionamento del brand), tutti hanno detto sì a un anno e mezzo di duro lavoro preparatorio. Ora, quindi, non resta che mettere nero su bianco. Nel senso di andare dal professionista e siglare l'intesa anche con la penna e non solo a parole.

    Nel frattempo, chi può dare una risposta d'incoraggiamento, oltreché un segnale decisivo, sono i tifosi. Tra domani e dopo, infatti, aprirà la campagna abbonamenti e dare fiducia a priori alla nuova compagine societaria e a questi undici nuovi Capitani Coraggiosi potrebbe essere lo sprone definitivo per mandare avanti i progetti con il massimo dell'entusiasmo.
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    Tra gli altri allenatori, e per la felicità di Maicon, stando alla rosea, Bucchi ha sciolto le riserve e rimane a Roma e il nome forte per la panca di Pesaro è Vertemati.
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    Sulla Prealpina di oggi si parla anche di interesse di Trieste per Vertemati.
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    https://www.basketmarche.it/2019/05/27/ser...bolognesi/59249
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    CITAZIONE (Il conte Vronskji @ 26/2/2019, 09:37) 
    Dire che qui mancava professionalità (vero) ed andare nel posto dove forse sono messi peggio è una cosa ridicola.
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    Spicchi
    CANTÙ: TONY CARR SOSTITUIRÀ TONY MITCHELL, OCCHI PUNTATI SU RASHARD KELLY
    Cantù prosegue la caccia al sostituto di Ike Udanoh, ceduto ad Avellino, e Tony Mitchell che sembra ormai a un passo dalla rescissione consensuale del contratto. Al posto dell'ala, dopo il nulla di fatto con Terran Petteway, arriverà Tony Carr (Octagon Europe), 22enne guardia in uscita da Torino e quindi già vistata.
    L'ottavo e ultimo visto stagionale sarà usato dai brianzoli per per puntellare il reparto lunghi. Chiusa la pista Suleiman Bramoh che non si libera dagli israeliani dell'Hapoel Eilat, la ricerca – sondato anche il 33enne Robert Dozier, veterano europeo in Giappone dal 2016 - non sta dando frutti a breve termine e si resta in attesa di risposte positive dall'Europa a partire dalla possibilità di liberare il rookie Rashard Kelly (Teddy Archer & Associates) dal Parma Perm, dove viaggiaa 11.5ppg e 7.8rpg.
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