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  1. pappareale
     
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    CITAZIONE (L€o @ 18/4/2011, 20:53) 
    PROLUNGATO L'ACCORDO CON ANDREA TRINCHIERI
    La Pallacanestro Cantù annuncia il prolungamento del contratto con il proprio allenatore Andrea Trinchieri fino al termine della stagione 2013- 2014.
    Il coach bianco- blu, arrivato in Brianza all’inizio dello scorso campionato, nella sua prima stagione ha condotto la sua formazione fino alla semifinale scudetto ed è stato nominato miglior allenatore della Serie A.
    Quest’anno la Bennet, sotto la guida di Andrea Trinchieri, ha raggiunto la finale di Coppa Italia e sta disputando un’altra fantastica stagione vissuta sempre nei primi posti in campionato.
    “Il prolungamento dell’accordo con Andrea – commenta il Direttore Sportivo della Pallacanestro Cantù, Bruno Arrigoni – era l’obiettivo fondamentale della nostra programmazione futura. Riteniamo infatti che lui sia il punto di riferimento e la chiave di volta di tutta la nostra costruzione”.

    fantastico
     
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    Davvero felicissimo per il rinnovo di Andrea...Forse quello più importante,ancor prima di quello dei giocatori!
    Cosa volere di più dalla vita..un Lucano? :D
     
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  3. alelucky
     
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    Ma che notizia!Felicissimo a dir poco.
     
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  4. oransoda
     
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    Rinnovi a raffica dei giocatori, ora questa ........ ambizioso com'è il coach, incomincio a pensare che, neanche tanto tardi, verrà appeso qualcosa al soffitto ......
     
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  5. blocknotes2x
     
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    CITAZIONE (oransoda @ 19/4/2011, 11:20) 
    Rinnovi a raffica dei giocatori, ora questa ........ ambizioso com'è il coach, incomincio a pensare che, neanche tanto tardi, verrà appeso qualcosa al soffitto ......

    Si'..... uno fra Tabu ed Urbutis :P :lol:
     
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  6. lunarossa77
     
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    fantastico.....brinderei con un mojito.....
     
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    BRUNELLO HA RINNOVATO PER ALTRE DUE STAGIONI! Però saranno le ultime! PANICO!
     
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  8. oransoda
     
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    CITAZIONE (blocknotes2x @ 19/4/2011, 12:06) 
    CITAZIONE (oransoda @ 19/4/2011, 11:20) 
    Rinnovi a raffica dei giocatori, ora questa ........ ambizioso com'è il coach, incomincio a pensare che, neanche tanto tardi, verrà appeso qualcosa al soffitto ......

    Si'..... uno fra Tabu ed Urbutis :P :lol:

    t'accido!!!!
     
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    arexons

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    CITAZIONE (cantu.forever @ 19/4/2011, 15:09) 
    BRUNELLO HA RINNOVATO PER ALTRE DUE STAGIONI! Però saranno le ultime! PANICO!

    aaaaaaaaahhhh!!!!!!!!
    mettetegli qualcuno di fianco ad imparare il mestiere.
     
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  10. V @ l e
     
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    Basket
    ''La mia Cantù operaia sta diventando grande''
    Andrea Trinchieri, coach della Bennet seconda in classifica alle spalle di Siena: ''Non siamo al top, ma arrivare alla sfida con Milano con quattro punti di vantaggio rende la nostra stagione ancora più straordinaria''
    di STEFANO VALENTI

    ROMA - Quattro turni alla fine, il prossimo è quello che si gioca il sabato di Pasqua e le prime ad andare in campo saranno, alle 17, Milano e Cantù. Doveva essere la sfida che metteva in palio il secondo posto, ma la Bennet ci arriverà con 40 punti in classifica e l'Armani Jeans con 36. Il cocktail che è stato servito ai milanesi dal calendario, Siena e Varese in quattro giorni, conteneva valori alcoolici fuori della norma per la squadra di Peterson, rimasta a zero. E Cantù ne ha approfittato. Pur se battere Biella, ora invischiatissima nella zona salvezza, è costato molta fatica. "Noi siamo al top quando tutti producono qualcosa e lo fanno tutti assieme. E' un periodo nel quale andiamo a due cilindri, siamo in grado di fare sforzi eccellenti ma la qualità globale è inferiore. Mi prendo che, anche dando qualcosa uno alla volta, il gruppo si è rifiutato di perdere una partita che eravamo molto vicini a perdere" dice Andrea Trinchieri, l'allenatore di Cantù.

    Non è la prima vittoria di grande sofferenza di questo periodo: l'avevano preceduta quelle di Sassari e Brindisi, entrambe arrivate all'ultimo tiro. I successi rendono il bicchiere mezzo pieno, ma non è che il serbatoio sia ora mezzo vuoto?
    "La condizione delle squadre è sempre ondivaga, nel corso della stagione. Noi e Siena siamo stati quelli con il rendimento più stabile ma a noi, con la metà dei giocatori di loro, è costato più fatica. Temevo una brutta ondata dopo la Coppa Italia, nella quale abbiamo concentrato il meglio ed in tre giorni consecutivi. L'ondata non è arrivata tutta insieme, ma è capitato di vedere il quintetto non avere globalmente l'impatto che sappiamo dare. O dalla panchina veder uscire giocatori non sempre pronti".
    Milano-Cantù continua a non essere una partita come le altre per lei, nato e cresciuto all'Olimpia?
    "Non può cambiare il mio vissuto. Ed ancora meno l'arrivarci con quattro punti di vantaggio, cosa che rende la nostra stagione ancora più straordinaria. Non è plausibile, in una situazione normale, che noi siamo davanti a loro: costruiti per giocare l'Eurolega e poi cambiati per diventare ancora migliori, aggiungendo giocatori".
    Siete stati capaci di elevare il livello della vostra stagione al di sopra di quella di Milano. Al punto da spogliare l'incrocio con l'Olimpia dei significati legati alla pura rivalità.
    "Si può dire che la partita è stata spogliata del vestito da sera. Resta una gara che può dare indicazioni sulla volata finale, ma neanche tanto. E' troppo vicina ai playoff, quando le partite possono diventare strane per tanti motivi".
    All'andata, la sconfitta contro di voi costò anche il posto a Bucchi.
    "Mi spiace che quella partita abbia accelerato un processo chimico nei confronti di Piero. Facciamo parte della stessa categoria e quando uno perde il lavoro mi dà fastidio".
    Dopo la sconfitta di Varese, pensa di trovare una Armani Jeans in difficoltà?
    "No, nessuna crisi. Penso semplicemente che non abbia ancora trovato l'equilibrio finale. Però il tempo stringe".
    Peterson ha detto, ieri: "Non abbiamo classe". Ma Milano può avere una squadra operaia, e per questo Cantù essere migliore di Milano?
    "Milano operaia non esiste. E non lo è: hanno nel roster due campioni d'Italia come Hawkins ed Eze e tanti giocatori importanti. Poi, alla fine, io non so come sono loro. Però so come siamo noi: colletti blu, certo, ma di ottima personalità".
    Che partita vuol veder giocare dalla sua squadra a Milano, sabato?
    "Ho un paio di idee, ma se mi concede preferisco parlarne con i miei giocatori. Voglio capire cosa si aspettano loro da questa partita, per indirizzare il nostro atteggiamento. E' una partita che non ci può dare tantissimo: un secondo posto matematico, vero, ma possiamo prendercelo anche vincendo due delle altre partite che restano".
    Vincere a Milano, però fa notizia. E farebbe male all'Olimpia.
    "Uno dei pregi della stagione è che abbiamo avuto una mentalità da grande squadra. Non siamo stati quelli che hanno affinato a lungo una freccia per colpire il grande bersaglio. Un mese e mezzo fa ho chiesto ai miei giocatori di arrivare a questa sfida con quattro punti di vantaggio su Milano. Ci è costato una fatica immane, raschiando i nervi. Ma ce l'abbiamo fatta".
    Diciamo Cantù seconda: più due posizioni rispetto allo scorso anno, fattore campo fino alla finale.
    "Io dico che il primo turno di playoff riserverà grandi sorprese, e non vorrei essere una di quelle. Le squadre che hanno fatto benissimo possono improvvisamente vivere una sensazione di paura. Quanto al Pianella, bene. Ma su serie lunghe, anche il fattore campo si attenua".
    Lavorate per un miglioramento: il vostro, nei playoff, porta dritto ad una finale che la stagione renderebbe logica.
    "Io sarei già contento di rifare la semifinale. Perché ho chiari i valori. Ed una gara di playoff somiglia ad una partita di rubamazzo: tu hai il mazzo, ma con una sola carta l'avversario può portarti via tutto. Cioè quello che hai fatto in una stagione. Il nostro obiettivo sarà non vivere male quella singola partita, che pure vale una stagione".
    Si parla di Eurolega, dentro la Pallacanestro Cantù, pur senza avere campo né deroga?
    "Bella l'Eurolega. Ma molto lontana. Ho capito che la nostra proprietà non rinuncerebbe. Ma prima bisogna conquistarla".
    Proprietà milanese, la vostra, quella dei Cremascoli. Ma hanno ben compreso dove li state portando, tra la sfida all'Olimpia ed il sogno di tornare in Coppa dei Campioni?
    "La loro genialità è il non sentirsi appartenenti a nessuna fazione. Una condizione un po' anomala, per dei milanesi che hanno investito su Cantù. Però intelligente, perché così non si disperdono energie".
     
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    Trinchieri «Resto a Cantù perché me lo dice lo stomaco»

    «So che un allenatore non è mai più forte dei risultati e neanche più importante dei giocatori»
    PAOLO BARTEZZAGHI - Andrea Trinchieri resta a Cantù fino al 2014: perché? «Come si dice oggi, prima ho analizzato costi e benefici.
    Poi certe decisioni vanno prese con lo stomaco e le senti tue» . Che cosa ha Cantù di speciale? «Interlocutori chiari, società strutturata, che non vuole dire che siamo in 500, ma che ognuno ha un’area di competenza e responsabilità precise. Sono al centro di un progetto, bella parola da usare poco, anche se non penso di essere più importante di un giocatore» . Più soldi, più pressione? «Ho un pregio, il senso di responsabilità. Cantù mi dà di più? Me lo devo guadagnare. È che non sono più bravo perché ho un nuovo contratto. Hanno rinnovato la stessa persona» .
    Preoccupato? «No, più motivato ancora» . Qual è il ruolo dell’allenatore? «Il trait d’union tra società e giocatori. Ma so che non è mai più forte dei risultati» .
    Il segreto di Cantù è Bruno Arrigoni? «Tutto quello che abbiamo fatto, ed è straordinario, ha la sua impronta. Impensabile farne a meno» . È anche un interlocutore tecnico? «Vogliamo scherzare? Bruno è manager dal lunedì al sabato, domenica diventa senior assistant. Ho rispetto assoluto dell’esperienza che nel mio caso è la somma di tutte le cazzate che ho fatto. Sono andato in un supermercato Bennet e ho chiesto su quale scaffale trovare l’esperienza: mi hanno risposto che non era disponibile» . Cantù ha ancora margini di crescita? «I margini ci sono sempre, anche se non sai mai prima quali siano. Ad esempio, le ultime partite le abbiamo vinte in modo diverso» . Mazzarino è stato clonato? «Nicolas è la dimostrazione vivente che la mente vince sul corpo. Sempre. Sta bene, sente la fiducia in se stesso e dai compagni. Da sei anni è a Cantù, è amato, riconosciuto. È un mix che gli dà forza. Il tiro non è solo polpastrelli e gambe» . L’imbattibilità di Siena nasce dalla sua forza mentale? «Sono dieci lottatori di sumo che giocano benissimo. Sono i più organizzati, hanno una banca alle spalle e un territorio. E sono i più bravi. Hanno costruito una dittatura. E la psicologia nelle dittature è importante perché mira a distruggere l’intellighenzia e l’autostima degli altri. Contro di loro si perde prima mentalmente, poi sul campo. Applausi» .
    Come può avvicinarsi Cantù? «Sono onesto: possiamo giocare in modo incredibile per tre giorni come in Coppa Italia, ma su una serie fatichiamo con tutti. Dobbiamo star lì sempre ed essere pronti nel caso qualcuno lasci qualcosa per strada» . Cosa dà più soddisfazione nella vita di un allenatore? «Vedere recepite le richieste. E le mie cambiano tutti i giorni, con obiettivi diversi» . Citazioni, modi di dire: da dove vengono? «Mi piace ascoltare. Chi sa ascoltare, sa parlare. Ho eccellenti interlocutori e buona memoria. Non per tutto: perdo le chiavi di casa, ma ho una biblioteca in testa» . Letture? «Tutto. Saggi, romanzi leggeri, mattoni che finisci solo per poter dire di averli letti come "Dubliners"di Joyce. Leggere vuol dire evolversi» . Il libro di questo momento? «I Racconti di Edgar Allan Poe. E "La fattoria degli animali"di Orwell: ogni riferimento a Siena è assolutamente voluto» . Influenze, miti? «Ho il mio cerchio della fiducia, persone che tutti i giorni mi stanno vicino e mi danno qualcosa. E un’adorazione assoluta per Winston Churchill. Ha capito l’Italia 60 anni fa. Siamo in una situazione socio politica pesantina, senza prospettive. L'Italia non è più il posto migliore per vivere, come diceva mio padre che era americano quando scelse di stare qui» .

     
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  12. the stilt
     
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    alé ... c'è anche un'intervista su Repubblica ... e poi facciamo l'en plein ...
     
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    CITAZIONE (the stilt @ 20/4/2011, 15:09) 
    alé ... c'è anche un'intervista su Repubblica ... e poi facciamo l'en plein ...

    Sarebbe quella postata da V@le :P
     
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    Fonte: Il Giorno - Roberto Dall’Oglio | Altre Fonti | 0%0%

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    Cantù sogna di volare e s’è fatta spuntare un’ala

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    Acquisto. Preso il serbo Marko Scekic, classe ’81, 207 centimetri.

    LA BENNET getta la maschera. Ieri ha annunciato l’acquisto del serbo Marko Scekic. Si tratta di un’ala di 207 centimetri destinata a rendere più profonde e qualificate le rotazioni del roster canturino.

    Un chiaro segnale della determinazione da parte del club biancoblù di giocarsi sino in fondo le chance nei playoff.

    Ottenuto il secondo posto, e nella convinzione di poterlo conservare a dispetto dalla rimonta da parte di Milano, terza forza del torneo, i brianzoli non vogliono infatti lasciare nulla d’intentato anche rispetto alla post season, territorio di caccia del Montepaschi.

    L’anno scorso giunsero quarti in campionato e poi si videro sbarrare la strada in semifinale proprio da Siena. Lo stesso (imprendibile?) rivale di quest’anno.

    "L’innesto di Scekic tornerà utile e prezioso in prospettiva, non solo per aumentare la qualità dei nostri allenamenti, ma anche per ampliare le soluzioni tattiche a disposizione", ha detto il ds Bruno Arrigoni, commentando l’annuncio, giunto a sorpresa nella settimana che precede il confronto interno con Pesaro.

    L’atleta è un classe 1981. Nell’ultima annata ha indossato la maglia del Buducnost Podgorica, in Montenegro. Nelle 6 gare di Eurocup ha fatto registrare 9,8 punti e 4,8 rimbalzi di media.

    BUONE, in Lega Adriatica, le percentuali sia da 2 (53,9%) sia da 3 (36,7%). Scekic ha cominciato la carriera in Bosnia. Poi tre stagioni in Serbia e una in Polonia dove ha avuto modo di esordire in Uleb Cup (è giunto ai quarti di finale). Nell’anno successivo, si è trasferito in Germania, vincendo il campionato tedesco e prendendo parte all’Eurochallenge.

    Intanto prosegue la preparazione agli ordini di coach Andrea Trinchieri. Come annunciato, sono programmate anche sedute all’ora di pranzo visto che domenica si andrà in campo alle 11.45.
     
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    Cosmico!

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    Cantù presenta Scekic. Sabato un'amichevole
    Giovedì pomeriggio alle 15.45, nella sala stampa della NgcArena, verrà presentato il neo acquisto della Bennet Cantù, Marko Scekic. Il lungo serbo è giunto in città dopo essere sbarcato all'aeroporto della Malpensa con un volo proveniente da Belgrado. Al termine della presentazione, Scekic sosterrà il suo primo allenamento con i nuovi compagni. Sabato alle 12.30 la Bennet giocherà una partita amichevole al Pianella contro l'Angelico Biella.

     
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