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nooooooooo.
grazie, purtroppo sono al lavoro quindi oggi non riesco ad organizzarmi
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the stilt.
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Venerdì 7 gennaio 2011
Alleata col cielo e il sottosuolo è la pioggia, quando non è chiasso ma silenziosa in mezzo al gran via vai del mondo, e slarga il respiro, forse risana.
Oggi pomeriggio il coach influenzato (debilitato) e pure Mike con febbre … sotto il berretto di lana.. C’erano tutti però (e ho avuto accanto anche un forumista caro), Manu fra cyclette e funambolismo coi palloni (beh sono esercizi che oggi ha eseguito con Armis, agli ordini di Federico).
“The key of the game is …” ops, certo che non lo scrivo, è il segreto della palestra, è il compito dei ragazzi restare ad ascoltarlo (attenti, eccome) e portarlo in campo. 15 minuti giusti con Sem poi gruppi divisi. Gli esterni (guidati da Federico e Nicola), Vlado compreso, attacco P&R, scarico, 2 step, arresto e tiro; poi tiro da tre; two-side, scarico fuori, tiro. “Score, score”; Tabu, Vlado, Mazza e Mian han trovato ritmo e messo tiri con continuità (aiutavano Bianchi, Abass e … una sedia). Dall’altro lato del campo Fioretti allenava i lunghi. Ricezione profonda, spalle addosso al difensore, finta, appoggio. Varianti diverse e ottimo impegno contro … Edmunds, Maspero e … un imbottito verde).
Si torna in 5 contro 5, altri 15 minuti contro gli schemi Benetton, huddle (Manu incluso) … “1,2,3 .. the team!”. E’ rimasto Denis ai liberi, Maarty al tiro … un po’ scarico ma testardo. Poi si è chiuso. Domattina alle 11 rifinitura. Andrea ha fatto in tempo a dire due parole a Vlado e Maarty, per giusta responsabilità. Ci aspetta una partita dura (prima di tirare un po’ il fiato), da giocare con la testa sgombra e il nostro gioco “naturale”; difendere forte, attaccare ogni lato. “super super super super aggressive” ha detto bene il coach da dietro la sua sciarpetta.
Si è fatta notte qui di lato in attesa vigilata delle sillabe … che scrivo. Eccole l’una all’altra addosso, pezzi di una voce che deve sentirsi forte, più forte, fortissima. TUTTI INSIEME CANTU!!!
PS … ho il pc morto, mi scuso, scrivo (e leggo) saltuariamente con “mezzi” ... casuali.
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the stilt.
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Venerdì 14 gennaio
Fateci caso, tutto di giorni che ritenevamo volati nel nulla, cancellati come tracce sopra la neve e da portare di là (dove? nel silenzio?) li ritroviamo nello spazio immenso della memoria: il tuffo del sole fra i boschi, le soste del cuore su una canzone, uno sciame di ombre contro la montagna, il fondo di sabbia dei piedi bambini; e ci basta.
Belli questi giorni di allenamenti! Martedì solo individuali sparsi; mercoledì e ieri alle 17 (oggi e domani alle 11). Abbiamo recuperato freschezza, fisica e mentale, ed è una bella notizia. La prima azione di mercoledì, dopo l’ottimo warm up di Sem sempre attento a creare una sola “anima” di gruppo, ha visto Ben Ortner passare Denis con un palleggio e affondare uno schiaccione “cattivissimo”; questa brillante determinazione gliel’ho vista per due giorni consecutivi (1 sola solitab puttanata … cazziata!), schiacciate, movimento, rotazioni puntuali, sempre a rimbalzo anche ad … azioni concluse, faccia “giusta”, concentrato. Ecco, un po’ l’immagine che meglio fotografa la squadra tutta, coach incluso. Altro promotional video? L’inizio della seduta di ieri. I giocatori chiusi in una metà campo in palleggio “giocano” a rincorrersi (ricordate l’anno scorso?) per darsi penalità o rubarsi il pallone. Grande disponibilità e allegria di tutti, anche qui, coach incluso … che ha sorpreso il capitano alle spalle rubandogli palla. E fa piacere vedere Denis inseguire Seba Bianchi e Mike divertirsi con Mian. Poi il coach ha fatto seguire esercizi a due di help&recover all’interno dell’area, fischio, battere le mani col compagno, piede sulla linea di fondo, e diagonale fino al perimetro dell’area. Ripetuto, per tutti, almeno 20 volte. Abbiamo bisogno di tenerci in movimento, testa gambe braccia, non stancarci. E’ la partita che ci chiede tutte le energie, e vogliamo essere pronti. In questi giorni abbiamo provato tanto, cose vecchie mischiate a cose nuove, pressing rimesse zone, abbiamo allenato tanto la testa a capire come si fa col gioco (il nostro gioco) a cambiare ritmo alla partita; a preparare le reazioni ad ogni singola giocata.
Andrea ha sollecitato Jonathan e Vlado, mandato Denis a farsi benedire, a cagare Marchino e gioventù sparsa, preso Mike per le spalle e … mostrato con Tabu e il Mazza la difesa aggressiva (colpito involontariamente dal capitano che non molla neanche per simulazione … “fatto male coach?”). Eppure … eppure ieri sera l’ultim’ora non l’ho visto mai così … soddisfatto. La squadra saldamente nelle sue mani (ogni singola benedetta azione interrompeva per sistemare qual cosina) eseguiva quasi col sorriso sulle labbra quello che lui chiedeva. Soddisfazione è davvero la parola giusta. Credo che questi ragazzi abbiano capito (anche per semplice calcolo matematico) che il lavoro in palestra (paziente, duro, ripetuto, particolare) porti risultati (pratici, di classifica, individuali) e allora …
Armis molto bene e credo che farà sorprese. Miki Mian assist no look molto naturali, Vlado/Maarty si trovano a occhi chiusi; Mazza con la voglia di vincere anche nei giochi a tre. Denis (problemuccio al polpaccio) e Ben di buon spessore, attivi. Mike (se deve guidare deve conoscere la “macchina” e quindi in questi giorni chiede, vuole capire dove sbaglia e dove fa bene) e Jonathan spingono l’attacco e difendono.
Sappiamo tutti cos’è ma in fondo rimane una partita, che dobbiam giocare con forza e astuzia; la logica della nostra solidità ci chiede di essere presenti con tutto noi stessi, non distrarsi e fare risultato, con soddisfazione. Siamo tranquilli, certo ci manca Manu e dobbiamo rovesciare in bene tutta la sua frustrazione.
Gli Eagles li abbiamo là, gabbia o non gabbia, le persone più giuste che ti puoi portare appresso, tifosi al naturale, imbattibili! Siamo vicini, basta alzar la voce che a Masnago ci sentiranno. Siamo vicini, per davvero, siamo con voi ragazzi.
Questo giorno ci ha messo un po’, un intero mattino, adesso si disnebbia, c’è un sereno, senza lottatori senza museruola senza cinghie che canta, e allarga la luce. Come sempre. TUTTI INSIEME CANTU’!!!
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woodmazz.
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grazie stilt 
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Qualcuno sa domani venerdì 21 a che ora si allenano?Grazie. . -
the stilt.
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... stamattina alle 11!. -
the stilt.
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Venerdì 21 gennaio.
Mi piace il gesto cha facciamo quando vogliamo indicare una strada distendendo il braccio e aprendo la mano, come se lì dentro avessimo una farfalla da far volare. Darci cammino, e spingere avanti un pensiero, ciascuno un pensiero segreto, certi che non tornerà mai indietro ma da qualche parte potrà comunque arrivare.
Avevo questo addosso martedì sera uscito dal palazzo; sentivo che guardavamo dalla stessa parte, noi, il coach e i ragazzi, un punto dove arrivare insieme. Pronti via, mezzora filata in crescendo di sforzo e fatica, attaccati al cardiofrequenzimetro. Andrea e tecnici a monitorare ritmi e valori di ciascuno, sequenze programmate di azioni a tutto campo, da fare 2/3/4 volte in fila (“e l’ultima dev’essere la migliore, sempre!”). Un lavoro svolto con impegno che ha piegato in due i giocatori … ansimanti; hanno sputato anima e midollo senza risparmio. E’ seguita un’ora più “serena” ma non meno combattuta, con la chicca dura della frase a Tabu “è questo il meglio della tua vita?”; dopo la terza banalissima palla persa direttamente dal passaggio. Dura certo, ma quanto significativa perché oltre il gioco, il carattere, parla proprio alla testa e al cuore della persona. Denis alla cyclette, Manu alla ... lettura
Bene, arrivo allora veloce a ieri. La bella sorpresa di rivedere Manu correre, saltare, tirare; il sorriso che gareggia col fiatone, ma il ragazzo ora c’è! Bellissimo allenamento! Pieno di energia, dinamismo e concentrazione. Ricordo un Vlado che non sbaglia niente; Maarty severo con se stesso (e molto attento alle parole di Andrea) che non molla intensità e lotta. Mazza, il più disteso, con energie da vendere. Mike che si butta a terra, Mike che “guida” con autorità. Ben profondo e deciso nel finire. Tutto questo all’interno di una lunga partitella, i due quintetti affidati a Brienza e Fioretti … che hanno scelto nel mazzo come “combattersi”; zone, zone press, match box, box&one, uomo. E’ finita 55-51 con agonismo a mille e voglia di vincerla.
Stamattina ... partenza con la sfida ai tiri, ma prima tocca raccontare della leggerezza che porta vedere … Vlado (sì il nostro Vlado) scherzare con Jonathan come lo fa Manu e attorno tutti gli altri attendere di incominciare con … simpatia. Comunque. 1° quintetto, white (Mike, Ben, Mazza, Vlado, Maarty) versus blue, Tabu, Marchino, Mian, Armis e Manu (Denis riposava il … suo polpaccio). Tre palloni per gruppo, gara di tiri nei punti stabiliti dal coach, al fischio, via! Un canestro di una squadra annulla quello realizzato dall’altra, vince chi ha cinque tiri di vantaggio. Lo stile della contesa è proprio da campetto, la fretta di recuperare i palloni e la posizione, gli spintoni, l’euforia che monta e il “cinque!!” gridato da chi vince, forte, pulito, fino in alto agli stendardi. Gare svolte sul tiro da due, poi da tre. Troppo bello, è piaciuto anche a Andrea che è andato avanti per un bel po’ (e comunque ottime percentuali di tutti) inventandosi posizioni e … spareggi. Importante averlo visto, importante dirvelo. Ah per informazione nella finale spareggio … han vinto i blu!! (nonostante la “sbruffonaggine” del capitano a inizio gara). Poi si è proseguito “imitando” i giochi di Bologna. Bene Andrea: “quando c’è un problema non lo risolve uno da solo, lo risolve insieme la squadra, team works, team works!” … però ho visto anche degli ottimi 1vs1.
Parliamo di una squadra con addosso tanta voglia di giocare bene, con un forte e unito spirito di sacrificio. Parliamo di ragazzi che prima dalla loro pelle vogliono togliersi delusione per darsi il cinque alto della coesione. Parliamo di un coach che ha ben chiare idee e qualità di questa squadra. Abbiamo sufficienti energie, nessun timore e il desiderio forte di ingaggiare nuove sfide, eccheccavolo conosciamo il nostro valore. Eccoci qua, i nostri occhi non si fermano davanti ad alcuna impossibilità; misurare la distanza con il cielo: il braccio, la mano, il volo.
Saremo tutte e tutti con voi, con un applauso a scavalcare il mondo a tornare subito qua, vicini; con un abbraccio grande, misura di un affetto sproposito di felicità. TUTTI INSIEME CANTU’!!!
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woodmazz.
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graziee . -
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A che ora oggi? . -
woodmazz.
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stilt appena puoi dacci notizie su mazza...sul suo ginocchio... . -
lunarossa77.
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oggi allenamenti individuali -non aperti al pubblico-
domani 17 - 19.
Mazza news..attese per domani mattina.. -
the stilt.
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Venerdì 28 gennaio 2011
E’ così il tramonto d’inverno da noi, una foschia che mangia le sponde del cielo e tutte le cose che lo orlano intorno scivolando nel buio impaziente, come noi che guardiamo, noi che sappiamo che nulla finisce senza che abbia già dato. Eppoi al palazzo, lì fuori, lo spazio t’aiuta. Uscito da poco, io “sfinito”, immagino i ragazzi che han chiuso al saluto, provati. Allenamento di un perfezionismo esasperante. “Defense offence!!” il richiamo del coach. E prova, tu lì, vai là, no .. “again!”. Mi ha fatto impazzire quando il coach ha chiesto “50 cm più avanti, tutta la difesa!” e accendersi una piccola smorfia (contenta) sul suo viso. “ecco, funziona” … e funzionava meglio davvero. E la prova finale, tutti coinvolti, le mani a indicare percorsi, le voci … suggerimenti. E Tabu attento sul cubo dei cambi (ha provato, timoroso, s’è fermato ma è stato tirato in mezzo sempre da Andrea quando c’era una cosa nuova sul campo). Cos’è una squadra se non questo costruirsi insieme con tanto lavoro; dividersi il campo per conquistarlo. Ieri c’era Sky a bordo campo, la Angiolini che intervistava i proprietari e Arrigoni, sono rimasti l’intero allenamento. E han potuto vedere anche loro …un Mazza pazzesco (anche oggi ragazzi, una varietà d’attacco incredibile, percentuali elevate, ok accarezza il ginocchio ogni tanto ma …). Manu, elegante, fluido nel gioco e cresce col tiro (“non me ne frega niente se sbagli, ridi cazzo, sei un russo, un russo che non ride!”… il coach). Jonathan che finchè non ha scavigliato è stato senza errori dal campo, tiro e costruzione. Mike molto bene, tosto, veloce, prende sempre più occhio sui tagli, la difesa devi ancora “chiedergliela” poi anche lì prende forza. Vlado! vedi questi movimenti zen che tracciano passaggi, finte, palleggi e intuisci concentrazione, potenza e … Vlado come vede il canestro. L’energia di Maarty è la sua giovane faccia, la sue presenza quieta e resistente, Maarty è intelligente sa che il tiro ti mette alla prova, non devi inseguirlo, devi condurlo. Denis ha più … riposato che giocato in settimana, ieri un’ora è stato in campo, è piaciuto nei giochi a due, s’è fatto trovare vicino a canestro, ha sgroppato … poi ha pasticciato, prima coi piedi poi con le mani, stanco … s’è seduto. Mian uguale ma più continuo, anche inventivo. Armis e Marchino han fatto vocazione di utilità, in difesa soprattutto sono presenti, ti spaccano i maroni, non te la fanno facile, menano e si fanno menare, senza fiatare (beh a volte ai “porco cazzo” non ci stanno, meno male!). Il coach per sto gioco ha davvero una grande passione!
Mercoledì si era andati con una partita, tanti giochi, soprattutto “no pick’n roll” quindi tantissino movimento senza palla, ricerca e costruzione di blocchi, dai e vai. Molto bello perché esce davvero la “scuola” cestistica di ognuno, come si è costruito i fondamentali, e l’essenza del basket “giocato” … gli angoli! nel senso di creazione geometrica delle linee di passaggio, col palleggio, gli spostamenti, i tagli. Tutto qua, un’ora di fatica che macchia gli short e la canotta, un tempo che un giocatore usa per migliorare, imparare, da un gesto, uno sguardo, il fine e l’intenzione del compagno. Da qui nasce il “sistema”, dalla capacità di sapere dove stare e cosa fare, ciascuno col suo lato migliore. …E come gira la palla! Voi immaginate i suoni, a volte spezzati poi uno spartito di battiti; i silenzi, i respiri, certi tagli di ombre e di luce proprio dove si allacciano braccia protese; la sirena, gli sbalzi del cuore, il mio che si tuffa con voi.
Mercoledì ricordo anche il riscaldamento “particolare”. Due gruppi divisi su ogni fondocampo a lanciarsi palloni a … bowling, a football (americano) a … calcio (“goal!” l’urlo di Mike che abbatte la ringhiera e Ben colpisce lassù … gli altoparlanti! ma si può!?). Una squadra .. che si diverte.
Vero, non ci attende una partita facile contro una squadra organizzata, esperta, di buon talento. Credo che alla fine Manu giocherà (15 min.?) così come Tabu e gli altri; so che ci andiamo preparati (non portiamo regali, basta così) e per nulla intimoriti. Ce la giochiamo, serenamente!
Eccola, la notte, venga, pacificata e illesa incolume alla vita ogni gioia che nasce dall’attesa, esaudita. Che sia per tutte e tutti noi. Già fin d’ora, come sempre. TUTTI INSIEME CANTU!!!
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chivas106.
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Venerdì 28 gennaio 2011
E’ così il tramonto d’inverno da noi, una foschia che mangia le sponde del cielo e tutte le cose che lo orlano intorno scivolando nel buio impaziente, come noi che guardiamo, noi che sappiamo che nulla finisce senza che abbia già dato. Eppoi al palazzo, lì fuori, lo spazio t’aiuta. Uscito da poco, io “sfinito”, immagino i ragazzi che han chiuso al saluto, provati. Allenamento di un perfezionismo esasperante. “Defense offence!!” il richiamo del coach. E prova, tu lì, vai là, no .. “again!”. Mi ha fatto impazzire quando il coach ha chiesto “50 cm più avanti, tutta la difesa!” e accendersi una piccola smorfia (contenta) sul suo viso. “ecco, funziona” … e funzionava meglio davvero. E la prova finale, tutti coinvolti, le mani a indicare percorsi, le voci … suggerimenti. E Tabu attento sul cubo dei cambi (ha provato, timoroso, s’è fermato ma è stato tirato in mezzo sempre da Andrea quando c’era una cosa nuova sul campo). Cos’è una squadra se non questo costruirsi insieme con tanto lavoro; dividersi il campo per conquistarlo. Ieri c’era Sky a bordo campo, la Angiolini che intervistava i proprietari e Arrigoni, sono rimasti l’intero allenamento. E han potuto vedere anche loro …un Mazza pazzesco (anche oggi ragazzi, una varietà d’attacco incredibile, percentuali elevate, ok accarezza il ginocchio ogni tanto ma …). Manu, elegante, fluido nel gioco e cresce col tiro (“non me ne frega niente se sbagli, ridi cazzo, sei un russo, un russo che non ride!”… il coach). Jonathan che finchè non ha scavigliato è stato senza errori dal campo, tiro e costruzione. Mike molto bene, tosto, veloce, prende sempre più occhio sui tagli, la difesa devi ancora “chiedergliela” poi anche lì prende forza. Vlado! vedi questi movimenti zen che tracciano passaggi, finte, palleggi e intuisci concentrazione, potenza e … Vlado come vede il canestro. L’energia di Maarty è la sua giovane faccia, la sue presenza quieta e resistente, Maarty è intelligente sa che il tiro ti mette alla prova, non devi inseguirlo, devi condurlo. Denis ha più … riposato che giocato in settimana, ieri un’ora è stato in campo, è piaciuto nei giochi a due, s’è fatto trovare vicino a canestro, ha sgroppato … poi ha pasticciato, prima coi piedi poi con le mani, stanco … s’è seduto. Mian uguale ma più continuo, anche inventivo. Armis e Marchino han fatto vocazione di utilità, in difesa soprattutto sono presenti, ti spaccano i maroni, non te la fanno facile, menano e si fanno menare, senza fiatare (beh a volte ai “porco cazzo” non ci stanno, meno male!). Il coach per sto gioco ha davvero una grande passione!
Mercoledì si era andati con una partita, tanti giochi, soprattutto “no pick’n roll” quindi tantissino movimento senza palla, ricerca e costruzione di blocchi, dai e vai. Molto bello perché esce davvero la “scuola” cestistica di ognuno, come si è costruito i fondamentali, e l’essenza del basket “giocato” … gli angoli! nel senso di creazione geometrica delle linee di passaggio, col palleggio, gli spostamenti, i tagli. Tutto qua, un’ora di fatica che macchia gli short e la canotta, un tempo che un giocatore usa per migliorare, imparare, da un gesto, uno sguardo, il fine e l’intenzione del compagno. Da qui nasce il “sistema”, dalla capacità di sapere dove stare e cosa fare, ciascuno col suo lato migliore. …E come gira la palla! Voi immaginate i suoni, a volte spezzati poi uno spartito di battiti; i silenzi, i respiri, certi tagli di ombre e di luce proprio dove si allacciano braccia protese; la sirena, gli sbalzi del cuore, il mio che si tuffa con voi.
Mercoledì ricordo anche il riscaldamento “particolare”. Due gruppi divisi su ogni fondocampo a lanciarsi palloni a … bowling, a football (americano) a … calcio (“goal!” l’urlo di Mike che abbatte la ringhiera e Ben colpisce lassù … gli altoparlanti! ma si può!?). Una squadra .. che si diverte.
Vero, non ci attende una partita facile contro una squadra organizzata, esperta, di buon talento. Credo che alla fine Manu giocherà (15 min.?) così come Tabu e gli altri; so che ci andiamo preparati (non portiamo regali, basta così) e per nulla intimoriti. Ce la giochiamo, serenamente!
Eccola, la notte, venga, pacificata e illesa incolume alla vita ogni gioia che nasce dall’attesa, esaudita. Che sia per tutte e tutti noi. Già fin d’ora, come sempre. TUTTI INSIEME CANTU!!!
Come sempre, sei un grande
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the stilt.
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Sabato 5 febbraio 2011
Certo che tutte e tutti lo proviamo il dono misterioso dell’esistenza, lo avverti da com’è fragile la sera, quella carezza di una leggera brezza che pare soffi così solo per noi.
Ieri pomeriggio (14-16.30 ma c’ero anche mercoledì e giovedì alle 17) al palazzo ho visto una squadra vera, giocare duro col sorriso, restare unita ad ascoltare Andrea (“listen …” e le teste le più lontane s’allungano a cercarne gli occhi); e muovere la palla ancora e ancora per trovare il tiro più “facile”, sicuro. “Lock the paint!” e la “battaglia” s’è fatta feroce, e il coach allora ha messo la regola dei due falli che annullano il canestro fatto e causano il cambio palla. Il capitano a posto (entusiasmante e trascinatore), Tabu è okay, Manu viaggia al 60%, scontento … ma in campo: il coach lo stimola e provoca, a tratti lui si scatena in rapide folate, un contropiede. I movimenti, le finte, l’elevazione sono fluidi ma non spinti, la tenuta atletica è migliorata… poi succedono gli oscuri delle palle perse o peggio e le giocate a metà che gli conosciamo quando non sta bene. Credo che a Manu manchi una “partita buona” che gli renda autostima, lo lanci nell’energia senza paura. Molta fiducia in Manu per domenica e deve sentirlo forte che gli siamo vicini.
Denis ha “saltato” il training tutta la settimana, forse ce l’avremo per la partita. Miki Mian è in salute, il tiro spacca. Vlado (“point guard!” lo chiama il coach) radarizza il gioco come pochi e l’uso di quella mano sinistra è … antologia. Maarty è in full immersion difensiva; ascolta, si fa guidare, si corregge, migliora la posizione del corpo e anche in offensiva comincia con sicurezza ad attaccar del buono, qualche linea di fondo, 1vs1 (solo a dx per ora), partenza dal “gomito” e s’è rinfrancato al tiro. Tabu (“call the ball!”) si lascia ancora andare a scelte scellerate (lui “crede” nel suo tiro e allora … forza dopo 10”) e nella difesa di squadra paga certe amnesie (nella difesa sulla palla pare davvero buono). Ben dall’applicazione non può prescindere lo sa, su queste basi c’è tutto il suo buono; sfondamenti, rimbalzi offensivi, tiro dalla media e quando dà il 100% i canestri in avvicinamento; si allena sempre bene, ha coraggio. Armis e Marchino han fatto bene e le parole in premio del coach ieri valgono parecchio, hanno attaccato sapendo cosa fare, aiutato molto il sistema, preso anche il rispetto della squadra..
Il coach … è contento, certi suoi applausi insieme ai ripetuti “good job!” sono accompagnati dai sorrisi. Quello che chiede … i ragazzi comprendono, non è più una balena e le sue remore (metafora scevra da ogni rifermento … fisico, mi raccomando!) ma il braccio che scaglia la freccia, l’uno legato all’altra per centrare il risultato; la precisione e lo strumento, calibrato, “obbediente”. Ebbene queste “verità” sono visibili giorno dopo giorno, “pubbliche”, nelle sedute degli allenamenti, le vedi farsi davanti agli occhi, semplici come la voglia di correre, sbucciarsi, ripetersi e incitarsi nei tiri e regalarsi serenità e una “naturale” capacità di stare insieme.
Abbiamo provato tutto quello che sappiamo, è questo il nostro piano, dare continuità a una forza, una partita alla volta. Viene Roma come avversaria e siamo pronti, squadra e tifosi. Palazzo pieno, Eagles a mille. Il giorno è rispondere al punto del cielo lontano, che ritorna, e salutare con un sì. Domenica, buona partita. TUTTI INSIEME CANTU!!!
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woodmazz.
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grazie.....come sempre favoloso!!!! 
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