Trasferte vietate - ditelo al prefetto

concordo, andava vietata la trasferta dei biellesi a desio e ci risparmiavano sto strazio. Scusate ma non ho tempo di leggere tutti i post di questi giorni sull'argomento, chiedo solo 2 cose (sperando non l'abbia già fatto qualcunaltro)
1) dato che siamo in democrazia, non c'è nessun avvocato che ha pensato di intentare una causa collettiva contro il Viminale e i suoi prefetti per "ripetuta limitazione della libertà di movimento in territorio italiano di centinaia di migliaia di cittadini italiani" (cioè noi comaschi) ?
2) sullo stesso tema, i politici del canturino hanno fatto un'interrogazione (o quant'altro) in Parlamento ?

Direi che questa iniziativa dovrebbe finalmente chiudere la bocca ai tanti detrattori degli Eagles.
Ripeto quello che ho detto mesi fa: la Pallacanestro Cantù non esiste senza gli Eagles e gli Eagles non esistono senza la Pallacanestro Cantù.
Se potessi andare a Venezia a vedere la partita ma senza l'apporto degli Eagles non ci andrei nemmeno.
Molte volte sono più spettacolari loro della squadra.
E la cosa carina è che tutto lo staff, Trinca compreso, sanno perfettamente che senza gli Eagles la nostra squadra varrebbe la metà.
In conclusione un fortissimo applauso a Lucio e ai suoi per questa stupenda iniziativa di domenica a Venezia; questo é amore per la propria squadra.

L'hai già avuto ma non ti é piaciuto
P.S.
Quando un prefetto decide che sussistono motivi di ordine pubblico quei motivi SUSSISTONO; nessun Giudice ribalterebbe mai tale valutazione che è assolutamente discrezionale

...
Ragazzi però cerchiamo di capire come stanno le cose.
I prefetti con i loro divieti ...

Ok, ma il tiro va spostato dal prefetto ad altra sagoma.
Come ha detto anche lo stesso prefetto di VE, lui non poteva farci nulla, ha solo applicato le disposizioni ricevute.
Quindi torno al mio logorroico messaggio precedente dei divieti ad minkiam: il prefetto di VE è ignorante non nel senso di stupido bensì di colui che ignora come vanno le cose nel mondo del basket con particolare riferimento ai rischi di ordine pubblico tra i tifosi della sua città e quelli ospiti che in questo caso siamo/saremmo noi canturini. C'è una piramide di ignoranza, il cui livello precedente è il CASMS, il cui livello precedente è l'Osservatorio, il cui livello precedente è il CNIMS ... e qui ci si ferma perchè il CNIMS è il motore di informazioni che da il via a tutto, quindi vuol dire che qui ci sono ignoranti nel senso che non capiscono un cazzo di quello che fanno, o peggio ancora non fanno nemmeno il lavoro per cui sono pagati, mentre non voglio nemmeno pensare all'idea che lo facciano bene ma che in mala fede alterino i dati.
Il CNIMS raccoglie dati, sulla base di questi dati l'Osservatorio emette provvedimenti, se necessario (come nel nostro caso) l'Osservatorio rimanda la decisione al CASMS, il CASMS emette le misure di sicurezza a cui il prefetto si deve attenere. E il prefetto si sta attenendo, cosa dovrebbe fare?
Se leggo la determinazione dell'Osservatorio che "gli incontri di basket Avellino-Pesaro, Venezia-Cantù e Pesaro-Roma, connotati da alto profilo di rischio, per i quali non vige il programma tessera del tifoso, sono rinviati alle valutazioni del CASMS ai fini della individuazione di misure organizzative di rigore" e successivamente il CASMS emette provvedimento restrittivo, posso solo pensare che il CNIMS abbia fornito elementi informativi adatti a generare un terrorismo ingiustificato per cui gli organi successivamente coinvolti o sconfessavano in pieno le informazioni ricevute oppure non avevano altra scelta che tenerle in considerazione e agire di conseguenza.
Quindi IMHO le interrogazioni parlamentari o le domande di circostanza al prefetto di turno andrebbero sostituite da una richiesta di chiarimenti della Lega Basket nei confronti del CNIMS e delle loro cazzo di attività "raccolta e analisi di dati sul fenomeno della violenza nello sport".

Chissà quanto ci costano, per poi avere questi risultati.

Ragazzi però cerchiamo di capire come stanno le cose.
I prefetti con i loro divieti non limitano la libertà di movimento di nessuno; qualunque canturino domenica può pasteggiare in piazza San Marco liberamente senza alcuna restrizione.
I prefetti vietano invece l'accesso di determinate persone (i residenti in provincia di Como) ad un evento sportivo per motivi di ordine pubblico; lo possono fare? Certo che si, tutto legittimo.
Un palazzetto non è un posto pubblico ma un posto aperto al pubblico dove tutti possono accedere ma rispettando determinate condizioni e/o regole (per esempio acquistando il biglietto di ingresso).
Ecco il Prefetto, con i poteri che gli sono riconosciuti dalle leggi, può incidere su queste regole di accesso e impedire così l'ingresso di determinate persone.