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James in volo da Omegna all’Eurolega
( dalla Gazza )
Con un cognome così non poteva che essere un predestinato. Ma forse nemmeno lui si aspettava di passare dalla Silver in Eurolega in meno di un anno. E invece la parabola crescente di Mike James, da poco più di un mese a Vitoria, ha dell’incredibile. Classe 1990, uscito da Lawar University con il record di punti in una partita, 52, con 11 triple, dopo un’annata tra il Kk Zagabria in Croazia (22 punti di media) e l’Hapoel Kazrin, seconda serie israeliana, nell’estate 2014 viene scelto dalla Paffoni Omegna, in Piemonte. «Ci avevano proposto dei giocatori: non appena abbiamo visto Mike — racconta il d.s. Michele Burlotto — abbiamo presentato un’offerta, perché ci siamo immediatamente resi conto che si trattava di un giocatore fuori serie».
ASCESA
E in Italia James ha fatto sfracelli: mvp della Lega, con 22.7 punti, 5 assist e 6 rimbalzi a partita. «Mi aspettavo che qualcuno in serie A lo prendesse », spiega il suo allenatore ad Omegna, Giampaolo Di Lorenzo. E così James, avvicinato da Pesaro e Varese, alla fine ha optato per il Kolossal Rodi. E anche in Grecia è stato subito show: capocannoniere, 29 punti contro il Panathinaikos. Su di lui si sono così posate le attenzioni del Baskonia, che lo ha individuato come il sostituto di Perkins. In Spagna ha una media di 11.1 punti, 3 rimbalzi e 3 assist, con la schiacciata da urlo di domenica scorsa nella vittoria contro il Barcellona. In Eurolega le sue cifre sono migliori, con quasi 12 di media a partita. «Sono sincero: non pensavo che potesse addirittura essere un fattore in Eurolega», ammette Giacomo Gurini, suo compagno alla Paffoni. Milano dovrà guardarsi anche da lui. Che, lo scorso anno, alla prima amichevole con la Paffoni, fece un balzo incredibile, andando un metro sopra il ferro per stoppare un avversario. E quella immagine è stata l’epifania di un campione. Che ha sempre detto, senza paura, di voler tornare in America, dalla porta principale, quella della Nba.
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Anonymous