DEVIS CAGNARDI

Tu puoi dire ma c’è modo e modo di dire le cose. In questo caso hai toppato anche secondo me, io critico spesso il lavoro altrui ma non mi permetterei mai di dire certe cose di un nome. Per me sulla nostra panchina ci potrebbe stare anche “ mamma santissima assorrata ” basta che lo spogliatoio sia unito in campo e che la squadra giochi bene e si sbucci le ginocchia dando il massimo. Al limite criticherei gioco e operato se non fosse adeguato

Magari cominciamo a parlare delle esperienze dell'allenatore, filosofia di gioco e altre amenità del genere? Forse è meglio, che dite?

É difficile rapportare le sue esperienze altrove a quello che si troverà a fare a Cantù. É un coach che in passato non ha avuto paura di buttare ragazzi nella mischia (vedi Sarto, Bogliardi, D'Almeida ma pure i tanti giovani internazionali di Agrigento), e creare un sistema di gioco abbastanza moderno che offra pochi punti di riferimento, con responsabilità condivise sia in attacco che in difesa. Ad Agrigento per esempio aveva un'ala come Chiarastella con una bella visione di gioco, che spesso veniva usato anche come playmaker aggiunto dal post o su situazioni di pick and roll per innescare taglianti e tiratori dall'arco. In difesa non ha paura di cambiare marcature e anche qui ho sempre visto un certo dinamismo e la suddivisione delle responsabilità (esempio stupido, ricordo diversi cambi di marcatura sugli uomini importanti non solo durante l'azione, ma anche durante la partita, in modo da dividere anche le responsabilità e le fatiche in tal senso).
Insomma, non credo abbia idee trascendentali, e credo che il basket moderno non necessiti di idee trascendentali, con Agrigento ha fatto vedere un ottimo basket corale, ora non voglio bestemmiare e lo sto facendo, ma per certi versi di Trincheriana memoria con ricerca di extra pass e gioco corale e non basato su individualità predominanti. A Treviglio dove non ha fatto benissimo aveva Frazier e gioco forza la sua squadra era decisamente diversa da Agrigento.

Diciamo che per ora ha fatto bene leggermente più spesso di quanto abbia fatto male ma un conto è far bene ad Agrigento dove la pressione e la necessità di vincere pesano X, un conto è doverlo fare a Cantù dove il peso è 10X.

Diciamo che per ora ha fatto bene leggermente più spesso di quanto abbia fatto male ma un conto è far bene ad Agrigento dove la pressione e la necessità di vincere pesano X, un conto è doverlo fare a Cantù dove il peso è 10X.
Inoltre, pensare a un tipo di gioco come quello messo in piedi lo scorso anno in Sicilia mi sembra possibile per quel tipo di squadra con un platoon system spinto dove l'assenza di leader designati ha fatto sì che fosse la squadra intera la stella da far risplendere, la nostra costruzione estiva ha evidenziato l'assoluta importanza di un giocatore (Hickey) rispetto agli altri satelliti che gli ruotano intorno.
Sono quindi curioso di capire su che strada finiremo, ovvero convertire Hickey per farlo diventare uno dei 5 Agrigento-style oppure continuare sulla strada del giocatore dominante con palla senza però farne diventare una dipendenza totale e assoluta.