-
.
La Pallacanestro Cantù ha ingaggiato fino al termine della stagione il lungo statunitense di 208 cm JaJuan Johnson.
Johnson, nato a Indianapolis l’8 febbraio del 1989, ha iniziato la stagione al Red October Volgograd di Dmitry Gerasimenko facendo registrare ben 18 punti e 6,2 rimbalzi di media a match in Eurocup.
Dopo aver concluso il quadriennio universitario a Purdue, rendendosi protagonista di una straordinaria stagione da senior, chiusa con 20,5 punti e 8,6 rimbalzi di media a gara, in cui è stato nominato miglior giocatore e difensore della Big Ten, il lungo è stato chiamato come ventisettesima scelta nel draft NBA del 2011 dai New Jersey Nets, per poi essere immediatamente ceduto ai Boston Celtics.
Con la maglia di Boston Johnson ha giocato 36 partite, facendo registrare 3.2 punti e 1.6 rimbalzi di media a gara. Nell’estate del 2012 lo statunitense è stato ceduto agli Houston Rockets, ma prima dell’inizio del campionato è stato lasciato libero dalla compagine texana e ha trascorso la stagione 2012- 2013 in D-League con i Fort Wayne Mad Ants, i Canton Charge e gli Idaho Stampede.
Nel 2013- 2014 Johnson ha fatto il suo esordio in Europa alla Giorgio Tesi Group Pistoia, mettendosi subito in luce come uno dei migliori lunghi del campionato con 14,7 punti e 6,5 rimbalzi di media a match e raggiungendo con i toscani gara 5 dei quarti di finale dei playoff.
Dopo una breve parentesi in Cina, lo statunitense è passato nel 2014- 2015 al Besiktas, in Turchia, chiudendo l’anno con 11,2 punti di media a sfida.
Nella scorsa estate Johnson è quindi stato ingaggiato dal Red October Volgograd con cui ha partecipato sia alla VTB sia all’Eurocup.
JAJUAN JOHNSON
Data di nascita: 08/02/1989
Luogo di nascita: Indianapolis
Altezza: 208 cm
Peso: 98 kg
Ruolo: Ala/ Centro
Nazionalità: Statunitense
CARRIERA
2007/2011 Purdue (NCAA)
2011/2012 Boston Celtics
2012/2012 Fort Wayne Mad Ants
2012/2013 Canton Charge
2013/2013 Idaho Stampede
2013/2014 Giorgio Tesi Group Pistoia
2014/2014 Guandong Chang Bank
2014/2015 Besiktas
2015/2015 Red October Volgograd
2015/… Pallacanestro Cantù. -
TrueWarier.
User deleted
Ma...un dubbio che mi è balenato ora...ala o centro?
E so che è un crack (Gabetti style), ma gioca già domenica?
Edited by TrueWarier - 27/11/2015, 18:04. -
.
OLEEE OHOHOH . -
ZioVald.
User deleted
Welcome/benvenuto JJJ . -
.Ma...un dubbio che mi è balenato ora...ala o centro?
E so che è un crack (Gabetti style), ma gioca già domenica?
Ala forte.
Direi Starting five:
Hodge Heslip Abass JJJ Berggren
C'è di peggio.. -
.
Io in starting 5 metterei kenny ... heslip me lo giocherò da 6o . -
thedream2.
User deleted
Welcome three J
Cantucky is come back. -
.
Ala non forte straforte
El me pias 😄
Ne mancano ancora due per fareil mio quintetto 😄. -
coney island finest.
User deleted
Benvenuto . -
alert70.
User deleted
Si è un grande paese...........................però fermiamoci qui.
Per il resto speriamo che giuvan contribuisca al salto di qualità di cui Cantù ha un disperato bisogno.. -
.
Benvenuto
Ora il pacchetto lunghi è un bel mix, molto più completo. Sicuramente un upgrade rispetto a ross. Sicuramente il problema dei rim lo risolviamo.
Diciamo che le ali e centro titolari sono molto verticali.
Mi pare di aver sentito che jjj ha già detto che giocherà contro Milano. Vediamo come si integra, certo che hummel in difesa avrà parecchi problemi.
Speriamo si integri presto. -
.
www.periscope.tv/w/1vOxwLNoPEdKB . -
.
Leggo sempre i tuoi pareri con molto interesse...tue opinioni su jjj ? (Magari hai giá scritto e nn ho visto)
Cosa fará verosimilmente alla squadra?
Dará volevo dire. -
TrueWarier.
User deleted
Video
5 minuti di JaJuan!. -
.
Johnson, idee chiare «A Cantù sto bene Potrei pure restare»
( dalla Provincia )
«Felice» per essere rimasto in A1. Un po’ meno, forse, per non aver ottenuto quei playoff che al suo arrivo a Cantù dalla terra di Russia parevano essere l’obiettivo non dichiarato, ma ben presente per la sua Acqua Vitasnella.
JaJuan Johnson sorride quando parla della sua esperienza italiana. Lo fa con lo spirito di chi avrebbe anche potuto aspirare a qualcosa di più d’una salvezza a tre gare dalla fine del campionato, ma con la consapevolezza che non sempre è facile trovare «la giusta chimica» a stagione in corso.
«Non ho rimpianti», afferma. «Sono soddisfatto – continua - di aver scelto di venire in Italia e sono felice per essermi accasato a Cantù. Peccato per non aver lottato fino alla fine per un obiettivo importante. Aver raggiunto la salvezza è comunque un risultato da considerare e di cui essere felici».
«Una stagione positiva»
Ambientarsi in un nuovo team, per giunta in costante cambiamento, non è stato semplice. Considerando questo, la stagione è stata comunque «positiva», o almeno in questo modo la vede l’ala forte di Indianapolis, Stati Uniti. Domenica la sfida contro Pesaro, poi l’ultima in casa contro Varese.
Da lì in poi difficile dire quale sarà il suo futuro canturino. «Non lo so. A Cantù mi sono trovato bene, sono stato accolto da persone che si sono dimostrate molto disponibili e credo che il clima sia davvero sereno attorno alla squadra. Mi sono trovato bene con tutti, sia con il team sia con lo staff. Sono assolutamente aperto alla possibilità di giocare qui anche il prossimo anno. Vedremo cosa vorrà fare la società. Ne parlerà col mio agente. A quel punto tutto sarà più chiaro».
Nel mentre, però, ci sono ancora due gare da giocare. Due prove importanti, soprattutto per chiudere in bellezza un’annata partita con l’obiettivo di salvarsi e così chiusa nonostante gli innesti in corsa. «A Pesaro giocheremo più liberi. L’importante sarà essere tranquilli, ma non troppo rilassati. La salvezza è una garanzia che ci consentirà di giocare con meno nervosismo addosso. Penso sia una condizione ideale per scendere in campo».
A livello personale, l’impegno sarà quello di «tirare maggiormente in attacco e fare meglio in difesa», concetti chiari che si sposano con la volontà di lasciare il segno prima del rompete le righe in concomitanza con le fasi finali del torneo.
«Occhio agli accoppiamenti»
Dire quale sia la squadra più forte di A1, in questo contesto, è difficile. «Ci sono tre o quattro squadre che credo abbiano tutte le carte in regola per giocarsela fino in fondo. Molto dunque dipenderà dalla classifica finale e dagli accoppiamenti conseguenti nelle prime fase dei playoff», taglia corto.
A Pesaro non mancherà una nutrita rappresentanza dei tifosi canturini. Una tifoseria che anche nei momenti più bui non ha fatto mancare il suo sostegno, condizione che certo ha aiutato i ragazzi di Bazarevich a non perdere la bussola, facendosi risucchiare nella lotta per non retrocedere. «I nostri tifosi sono senza dubbio fantastici. Sono la tifoseria più bella d’Italia. Anche nell’ultima gara hanno regalato un’energia unica, mettendo molta pressione ai nostri avversari. Ci hanno davvero aiutato», chiude..