Pier Francesco Betti

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  1. Milos30
     
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    Ecco Betti il nuovo ds di Cantù
    «È un sogno»
    ( dalla Provincia)

    Cambia soltanto una consonante: da Berti (Gianluca) si passa a Betti (Pier Francesco). La Pallacanestro Cantù dopo essersi affidata la scorsa stagione a Gianluca Berti nel ruolo di direttore sportivo, ha infatti ora scritturato per la prossima - di annata - Pier Francesco Betti quale facente funzione del medesimo ruolo.
    Romano 48 enne - è infatti nato nella Capitale il 4 gennaio 1969 - Betti vanta una lunghissima carriera da dirigente cestistico iniziata come team manager nel 1990 al Messaggero Roma con cui ha vinto una Coppa Korac. In seguito, il nuovo ds biancoblù ha conquistato come general manager per quattro volte la promozione in serie A dapprima con Reggio Calabria (1998-1999), indi con Roseto (1999-2000), successivamente con Teramo (2003-2004) e infine con Caserta (2007-2008).
    Il dirigente romano è inoltre stato protagonista di un biennio con la Carpisa Napoli del patron Mario Maione dal 2005 al 2007 in cui si è aggiudicato una Coppa Italia, ha raggiunto una semifinale scudetto e ha partecipato alla regular season di Eurolega. Nell’estate 2012 Betti è stato nominato general manager di Ferentino, in A2, dove è rimasto per tre stagioni ricoprendo contemporaneamente anche il ruolo di consigliere della Lega Nazionale Pallacanestro. Nell’ultima stagione, invece, non ha avuto incarichi in alcun club ed è dunque rimasto alla finestra in attesa di una chiamata. Chiamata che è giunta nei giorni scorsi da Cantù. E ieri pomeriggio l’accordo si è ufficialmente perfezionato.

    «Per me poter tornare a lavorare in serie A è un onore e un sogno e farlo in una piazza storica come Cantù rende questa nuova esperienza ancora più affascinante - le sue prime parole da “canturino”-. Voglio dunque ringraziare il presidente Irina Gerasimenko per la fiducia accordatami e sono pronto a impegnarmi subito al massimo per questa società».
    «Pier Francesco Betti è un dirigente di grande competenza ed esperienza che farà compiere al nostro club un deciso passo in avanti a livello organizzativo - la dichiarazione della stessa Irina -. Sono certa che la sua conoscenza dei regolamenti sarà fondamentale in vista della prossima stagione sportiva».

    Da quanto si apprende, Betti dovrebbe ricoprire un incarico più vicino all’area amministrativa (occupandosi innanzitutto dei tesseramenti) che non a quella strettamente sportiva. Come dire, il mercato parrebbe non rientrare tra le competenze che gli sarebbero state richieste restando dunque sempre di pressoché esclusiva pertinenza di patron Dmitry Gerasimenko (magari con il supporto di Kiril Bolshakov).
     
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    Benvenuto e buon lavoro
     
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    Buon lavoro e dacci una mano :)
     
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    Ho aspettato le 15:33 un po' perché stamattina mi è toccato lavorare :-), un po' per un esperimento sociologico.

    Bene: dopo essersi stracciati le vesti per 10 giorni causa mancanza di DS ieri è stato ufficializzato il nuovo DS e.... 2 messaggi di benvenuto...

    Benvenuto e Buon lavoro.
     
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    CITAZIONE (GianlucaB1974 @ 28/6/2017, 15:37) 
    Ho aspettato le 15:33 un po' perché stamattina mi è toccato lavorare :-), un po' per un esperimento sociologico.

    Bene: dopo essersi stracciati le vesti per 10 giorni causa mancanza di DS ieri è stato ufficializzato il nuovo DS e.... 2 messaggi di benvenuto...

    Benvenuto e Buon lavoro.

    Si aspettava un DS è arrivato un impiegato :woot: :woot: forse è per quello :P :P :P
     
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    Benvenuto e metti a tacere le male lingue.
     
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    Ho una curiosità.
    Da quanti anni non lavora in serie A?
    Ricostruendo a spanne la sua scheda visto che quella della Pall. Cantù presenta qualche buco, il 2016/17 lo ha passato a spasso, il 2015/16 lo ha iniziato all'Azzurra Napoli e poi è stato sollevato dall'incarico, dal 2012 al 2015 si dice appunto che è stato a Ferentino.
    Speriamo che la sua conoscenza dei regolamenti sia per il campionato giusto altrimenti ci si schiera con il 2+8, altro che discorsi di 5+5 o 3+4+5 :P
     
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    longone al segrino

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    cmq cè ancora chi reputa un sogno lavorare per Cantù.
    i proprietari passano...il nome resta
    quindi...Buon lavoro
    ( spero non mi si sia ancora del delirante :woot: )
     
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    CITAZIONE (gandalf147 @ 28/6/2017, 15:47) 
    CITAZIONE (GianlucaB1974 @ 28/6/2017, 15:37) 
    Ho aspettato le 15:33 un po' perché stamattina mi è toccato lavorare :-), un po' per un esperimento sociologico.

    Bene: dopo essersi stracciati le vesti per 10 giorni causa mancanza di DS ieri è stato ufficializzato il nuovo DS e.... 2 messaggi di benvenuto...

    Benvenuto e Buon lavoro.

    Si aspettava un DS è arrivato un impiegato :woot: :woot: forse è per quello :P :P :P

    è arrivato un DS, assunto come DS, ma a fare l'impiegato :P
    in ogni caso benvenuto e credo sarà comunque utile, anche se principalmente dovesse fare solo l'impiegato..bene che con alti e bassi è un personaggio di esperienza
     
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  10. Milos30
     
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    «Cantù è la storia e tutti noi vogliamo che torni in alto»
    ( dalla Provincia)

    È già al suo posto, Pierfrancesco Betti. Che al momento è dietro una scrivania. Ma che prevede movimenti totali, tipo l’assemblea di Lega dell’altro giorno. Il nuovo direttore sportivo della Pallacanestro Cantù, dunque, ha schiacciato il tasto con scritto “operatività”. Che significa essere sul pezzo fin da subito.

    Impressioni?
    Posso raccontarvi quelle del primo giorno, quando in auto stavo raggiungendo la sede. Una grande emozione.

    Poi una volta arrivato, in sede?
    Una sorta di sbigottimento. Più o meno preventivato. Entravo nella storia della pallacanestro, e non solo italiana. Te lo dicono, fin dai primi gradini, tutti quei trofei.

    Una cosa che preoccupa?
    Una cosa che colpisce. E che, contemporaneamente, ti mette con le spalle al muro.

    Perché?
    Perché ti obbliga a fare e a dare il massimo. Da subito. E senza possibilità di avere alternative.

    Cosa l’aspetta?
    In questo momento un grande lavoro. Ma c’è già gente che mi aiuta, e la faccenda mi tranquillizza. Perché non sarà facile rimettersi presto in pari.

    In che senso?
    Nel senso che è da un po’ che a certe cose non si mette mano, quindi inevitabilmente qualcosa è rimasto indietro. Ma fortunatamente la macchina organizzativa di questa società è perfettamente oliata.

    Quindi più sede o più campo in questa fase d’avvio?
    Più sede, non c’è dubbio. È dove c’è maggiore bisogno. Ma poi mi ritaglierò un posto anche sul campo, perché è con la squadra che lavorerò.

    È già stato in Legabasket, con la presidente Gerasimenko. Che conclusioni ha ricavato?
    Ho rivisto tanta gente che conosco, tante facce note. È stato molto bello. Paradossalmente, però, per certi versi avrei avuto bisogno del tempo per rimanere in sede, visto tutto quello che c’è da fare.

    Che per quel che la compete, riguarda?
    Un po’ tutto, dall’iscrizione agli adempimenti burocratici. Poi l’organizzazione del precampionato e il fatto di dover predisporre il tutto per quando arriveranno staff e squadra.

    Accolto bene?
    Benissimo. Anche perché, altrimenti, dopo solo tre giorni ci sarebbe da preoccuparsi.

    L’impatto con la proprietà?
    Inevitabilmente per ora ho avuto maggiori contatti con la presidente, ma ho parlato anche con il marito. Li vedo belli motivati e combattivi.

    Per obiettivi che non possono che essere alti...
    Così penso e credo. Perché queste sono le nostre intenzioni. Cantù se lo merita. Poi, da qui a riuscirvi, come ben sapete anche voi, devono concorrere tutta una serie di buone combinazioni.

    Com’è Cantù, vista da fuori?
    È la storia. Un palazzo e una tifoseria che fanno impressione. Ho vinto quattro campionati in A2, una Coppa Italia e ho partecipato all’Eurolega, ma ogni volta che venivo al Pianella, che fossi il giovanissimo team manager del Messaggero Roma o il general manager di Napoli, mi ha fatto sempre un grande effetto. Figuriamoci adesso, che sono da questa parte...

    Dicono che l’abbia mandata Pino. E con Pino intendiamo Sacripanti.
    Siamo amici, grandi amici. E anche se non abbiamo mai lavorato insieme, ci unisce uno splendido rapporto. Arrivo a casa sua, ovviamente ci siamo sentiti. E ora mi darà le dritte giuste.
     
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    Bene, lavorare. Per il bene comune!!!
     
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    CITAZIONE (Milos30 @ 1/7/2017, 09:25) 
    «Cantù è la storia e tutti noi vogliamo che torni in alto»
    ( dalla Provincia)

    È già al suo posto, Pierfrancesco Betti. Che al momento è dietro una scrivania. Ma che prevede movimenti totali, tipo l’assemblea di Lega dell’altro giorno. Il nuovo direttore sportivo della Pallacanestro Cantù, dunque, ha schiacciato il tasto con scritto “operatività”. Che significa essere sul pezzo fin da subito.

    Impressioni?
    Posso raccontarvi quelle del primo giorno, quando in auto stavo raggiungendo la sede. Una grande emozione.

    Poi una volta arrivato, in sede?
    Una sorta di sbigottimento. Più o meno preventivato. Entravo nella storia della pallacanestro, e non solo italiana. Te lo dicono, fin dai primi gradini, tutti quei trofei.

    Una cosa che preoccupa?
    Una cosa che colpisce. E che, contemporaneamente, ti mette con le spalle al muro.

    Perché?
    Perché ti obbliga a fare e a dare il massimo. Da subito. E senza possibilità di avere alternative.

    Cosa l’aspetta?
    In questo momento un grande lavoro. Ma c’è già gente che mi aiuta, e la faccenda mi tranquillizza. Perché non sarà facile rimettersi presto in pari.

    In che senso?
    Nel senso che è da un po’ che a certe cose non si mette mano, quindi inevitabilmente qualcosa è rimasto indietro. Ma fortunatamente la macchina organizzativa di questa società è perfettamente oliata.

    Quindi più sede o più campo in questa fase d’avvio?
    Più sede, non c’è dubbio. È dove c’è maggiore bisogno. Ma poi mi ritaglierò un posto anche sul campo, perché è con la squadra che lavorerò.

    È già stato in Legabasket, con la presidente Gerasimenko. Che conclusioni ha ricavato?
    Ho rivisto tanta gente che conosco, tante facce note. È stato molto bello. Paradossalmente, però, per certi versi avrei avuto bisogno del tempo per rimanere in sede, visto tutto quello che c’è da fare.

    Che per quel che la compete, riguarda?
    Un po’ tutto, dall’iscrizione agli adempimenti burocratici. Poi l’organizzazione del precampionato e il fatto di dover predisporre il tutto per quando arriveranno staff e squadra.

    Accolto bene?
    Benissimo. Anche perché, altrimenti, dopo solo tre giorni ci sarebbe da preoccuparsi.

    L’impatto con la proprietà?
    Inevitabilmente per ora ho avuto maggiori contatti con la presidente, ma ho parlato anche con il marito. Li vedo belli motivati e combattivi.

    Per obiettivi che non possono che essere alti...
    Così penso e credo. Perché queste sono le nostre intenzioni. Cantù se lo merita. Poi, da qui a riuscirvi, come ben sapete anche voi, devono concorrere tutta una serie di buone combinazioni.

    Com’è Cantù, vista da fuori?
    È la storia. Un palazzo e una tifoseria che fanno impressione. Ho vinto quattro campionati in A2, una Coppa Italia e ho partecipato all’Eurolega, ma ogni volta che venivo al Pianella, che fossi il giovanissimo team manager del Messaggero Roma o il general manager di Napoli, mi ha fatto sempre un grande effetto. Figuriamoci adesso, che sono da questa parte...

    Dicono che l’abbia mandata Pino. E con Pino intendiamo Sacripanti.
    Siamo amici, grandi amici. E anche se non abbiamo mai lavorato insieme, ci unisce uno splendido rapporto. Arrivo a casa sua, ovviamente ci siamo sentiti. E ora mi darà le dritte giuste.

    Sarebbe stato meglio fare a Betti anche qualche domanda vera, oltre a queste balle inutili: se pensa possa ricomporsi il rapporto coach-società, se verrà inserito anche un team manager, se Cinzia lauro ha ancora incarichi visto che sul sito è ancora presente, quale la formula che si è scelta per la squadra, se stanno chiudendo qualche trattativa. Domande insomma. Non sta markettata di poco conto.
     
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  13. Milos30
     
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    Dalle dichiarazioni pare di capire sia un team manager con funzioni alla Lauro, indi direttore sportivo formale.
    Voglio augurarmi che siano stati chiari in sede di firma, giusto per non illuderlo che, fra tutti i compiti, ci sia quello di scegliere i giocatori.

    CITAZIONE (Milos30 @ 1/7/2017, 09:25) 
    Che per quel che la compete, riguarda?
    Un po’ tutto, dall’iscrizione agli adempimenti burocratici. Poi l’organizzazione del precampionato e il fatto di dover predisporre il tutto per quando arriveranno staff e squadra.
     
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    CITAZIONE (HIGHWAY2 @ 1/7/2017, 10:00) 
    Sarebbe stato meglio fare a Betti anche qualche domanda vera, oltre a queste balle inutili: se pensa possa ricomporsi il rapporto coach-società, se verrà inserito anche un team manager, se Cinzia lauro ha ancora incarichi visto che sul sito è ancora presente, quale la formula che si è scelta per la squadra, se stanno chiudendo qualche trattativa. Domande insomma. Non sta markettata di poco conto.

    e perchè mai fargli domande che lo avrebbero potuto mettere un difficoltà appena assunto?
    per una volta che un giornalista evita domande scomode, utili solo a venire letto, apprezziamo.
     
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    CITAZIONE (HIGHWAY2 @ 1/7/2017, 10:00) 
    CITAZIONE (Milos30 @ 1/7/2017, 09:25) 
    «Cantù è la storia e tutti noi vogliamo che torni in alto»
    ( dalla Provincia)

    È già al suo posto, Pierfrancesco Betti. Che al momento è dietro una scrivania. Ma che prevede movimenti totali, tipo l’assemblea di Lega dell’altro giorno. Il nuovo direttore sportivo della Pallacanestro Cantù, dunque, ha schiacciato il tasto con scritto “operatività”. Che significa essere sul pezzo fin da subito.

    Impressioni?
    Posso raccontarvi quelle del primo giorno, quando in auto stavo raggiungendo la sede. Una grande emozione.

    Poi una volta arrivato, in sede?
    Una sorta di sbigottimento. Più o meno preventivato. Entravo nella storia della pallacanestro, e non solo italiana. Te lo dicono, fin dai primi gradini, tutti quei trofei.

    Una cosa che preoccupa?
    Una cosa che colpisce. E che, contemporaneamente, ti mette con le spalle al muro.

    Perché?
    Perché ti obbliga a fare e a dare il massimo. Da subito. E senza possibilità di avere alternative.

    Cosa l’aspetta?
    In questo momento un grande lavoro. Ma c’è già gente che mi aiuta, e la faccenda mi tranquillizza. Perché non sarà facile rimettersi presto in pari.

    In che senso?
    Nel senso che è da un po’ che a certe cose non si mette mano, quindi inevitabilmente qualcosa è rimasto indietro. Ma fortunatamente la macchina organizzativa di questa società è perfettamente oliata.

    Quindi più sede o più campo in questa fase d’avvio?
    Più sede, non c’è dubbio. È dove c’è maggiore bisogno. Ma poi mi ritaglierò un posto anche sul campo, perché è con la squadra che lavorerò.

    È già stato in Legabasket, con la presidente Gerasimenko. Che conclusioni ha ricavato?
    Ho rivisto tanta gente che conosco, tante facce note. È stato molto bello. Paradossalmente, però, per certi versi avrei avuto bisogno del tempo per rimanere in sede, visto tutto quello che c’è da fare.

    Che per quel che la compete, riguarda?
    Un po’ tutto, dall’iscrizione agli adempimenti burocratici. Poi l’organizzazione del precampionato e il fatto di dover predisporre il tutto per quando arriveranno staff e squadra.

    Accolto bene?
    Benissimo. Anche perché, altrimenti, dopo solo tre giorni ci sarebbe da preoccuparsi.

    L’impatto con la proprietà?
    Inevitabilmente per ora ho avuto maggiori contatti con la presidente, ma ho parlato anche con il marito. Li vedo belli motivati e combattivi.

    Per obiettivi che non possono che essere alti...
    Così penso e credo. Perché queste sono le nostre intenzioni. Cantù se lo merita. Poi, da qui a riuscirvi, come ben sapete anche voi, devono concorrere tutta una serie di buone combinazioni.

    Com’è Cantù, vista da fuori?
    È la storia. Un palazzo e una tifoseria che fanno impressione. Ho vinto quattro campionati in A2, una Coppa Italia e ho partecipato all’Eurolega, ma ogni volta che venivo al Pianella, che fossi il giovanissimo team manager del Messaggero Roma o il general manager di Napoli, mi ha fatto sempre un grande effetto. Figuriamoci adesso, che sono da questa parte...

    Dicono che l’abbia mandata Pino. E con Pino intendiamo Sacripanti.
    Siamo amici, grandi amici. E anche se non abbiamo mai lavorato insieme, ci unisce uno splendido rapporto. Arrivo a casa sua, ovviamente ci siamo sentiti. E ora mi darà le dritte giuste.

    Sarebbe stato meglio fare a Betti anche qualche domanda vera, oltre a queste balle inutili: se pensa possa ricomporsi il rapporto coach-società, se verrà inserito anche un team manager, se Cinzia lauro ha ancora incarichi visto che sul sito è ancora presente, quale la formula che si è scelta per la squadra, se stanno chiudendo qualche trattativa. Domande insomma. Non sta markettata di poco conto.

    Quelli come te sanno sempre tutto.
    Come si fa il presidente, come si preserva la canturinità, come si fa il DS, come si fa il giornalista scomodo, come si fa il coach ecc...

    Mi chiedo: sai fare il tiramisù che domani ho una festa e devo portarlo?
     
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148 replies since 28/6/2017, 05:16   11382 views
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