ANTHONY HICKEY

Sposto qui la risposta così da tenere tutto nella discussione appropriata. Prima di parlare dei pregi, andiamo a vedere i difetti così abbassiamo un po' i toni trionfalistici.
Giocatore con una storia di college che parla anche di varie sospensioni, di un coach che non lo ha mai amato pur facendolo giocare (e viceversa lui che giocava senza amare il coach) e che ha abbandonato LSU al termine del terzo anno per accasarsi a Oklahoma State dove non ha perso l'anno per il transfer ma ha potuto giocare subito l'anno da senior perché almeno era a posto con i requisiti accademici.
Non lo definirei una testa calda ma probabilmente uno che non si è preso bene con il coach, capita. Fortunatamente noi abbiamo uno che … o forse no.
Poi è iniziata la sua carriera da pro che lo ha portato a cambiare 11 maglie in 8 anni e mai due anni nella stessa squadra. Però adesso si interessa della nuova arena di Cantù per giocarci in futuro. Ah beh, allora cambia tutto.
Tecnicamente è un giocatore che ha punti nelle mani ma che quando è stato messo in riga con compiti di agevolatore per i compagni, lo ha fatto con ottimi risultati. La shot selection non è delle migliori ma spesso dipende dal fatto che non ha mai giocato in squadre veramente forti per cui ha dovuto prendere qualche responsabilità fuori spartito.
Il tiro da fuori è buono ma non eccezionale, rilascio veloce, e questo stride parecchio con la percentuale dalla lunetta che è lacunosa per uno del suo ruolo e delle sue caratteristiche. Non può essere un problema di mano quadra perché altrimenti tirerebbe sassate anche da 3 ma come capita spesso per questo tipo di tiratori, è più una cosa mentale e di routine al tiro che porta i giocatori a pensare troppo a quello che stanno facendo. Ad esempio era clamoroso il caso di Damiao che tirava da 3 con buone percentuali ma in lunetta era un misto tra un pianto e una vergogna. E pure Antonello Riva ebbe ai tempi delle stagioni in cui dalla lunetta non era proprio infallibile tanto che per un certo periodo iniziò a tirarli pure in sospensione ritenendolo un movimento più naturale che non il tiro da fermo.
Tornando a Hickey, il giocatore ha notevole velocità nord-sud ma anche est-ovest il che lo rende un difensore notevole grazie alla mobilità laterale e alle mani veloci. Nonostante i tanti palloni giocati, non è un giocatore che perde un numero esagerato di palloni, anzi. Questo è molto positivo.
Nonostante non sia un giocatore esplosivo in verticale (leggasi: qualche conclusione acrobatica sì ma niente schiacciate alla Culpepper), riesce a contribuire con qualche rimbalzo preso più per la sveltezza con cui va sui palloni lunghi che non per effettive doti salterine.
E' sicuramente un giocatore che vale ben più della A2 italiana e da considerare quindi un grande colpo, per quanto la grandezza dipende anche da quanto è stato pagato. E' fondamentale che trovi fin dal primo giorno la chimica con coach Sacchetti e da qui che infonda fiducia nel gruppo che lo dovrà seguire. Dei suoi proclami futuri mi interessa il giusto, è un mercenario che va dove lo portano i soldi anche se un paio di dubbi sulla qualità del lavoro dei suoi agenti io ce l'avrei visti alcuni campionati improbabili in cui è finito a giocare (Cipro, Romania) nonostante le sue qualità e i risultati ottenuti nei campionati precedenti.