io non credo che abass andra' all'estero. Non mi sembra il tipo da accettare due peperoni come paga - perche' questo gli darebbero - per cosa? Per avere il piacere di fare un'esperienza all'estero? E' un tipo di desiderio che non collima con la sua statura mentale. Appena avra' il quadro completo delle offerte, italiane e non, scegliera' l'italia, dove almeno non dovra' ripartire da sottozero.

secondo me la cosa giusta e' che il palazzo sia di proprieta' della pallacanestro cantu', cosi' come nel calcio lo juventus stadium e' di proprieta' dello juventus football club spa, e lo stadio friuli e' di proprieta' dell'udinese calcio spa. Questo e' un modo per dare grande solidita' economica al club sportivo, che in caso di passaggio di mano si porta dietro anche i valori immobiliari del palazzo. Inoltre garantisce al club tutti i proventi derivanti dalla gestione sportiva e non sportiva dell'impianto. Dopodiche' non e' che se non e' stata scelta questa strada mi straccio le vesti, pero' rimane un'occasione persa a mio avviso. Comunque se ci sara' il nuovo palazzo sono il primo ad esserne felice, indipendentemente da chi ne sia il proprietario.

Se potesse cambiare qualcosa, che cosa non farebbe più?

«Non rinuncerei alla Summer League, anticamera della Nba: mi sarei misurato con la chance di entrare nel basket "pro". Vorrei anche cancellare, rigiocandola, la finale di Coppa dei Campioni 1983 a Grenoble. Perdemmo contro Cantù, fu la mia partita più brutta. Era il primo anno con Milano dopo 10 finali europee consecutive con Varese: all' Olimpia si aspettavano fossi una guida, ma... sbagliai strada"

Gerasimenko, rintanato a Londra, ha legato Evgeny Pashutin a Cantù con un ingaggio principesco intorno ai 300 mila euro. Apriti cielo: i suoi moltissimi creditori si sono precipitati dall’avvocato e si sono messi pazientemente in coda senza voler più sentir storie. Vale a dire: la serie A di Cantù è di nuovo in forse.

Non sono esperto di diritto internazionale ma, se è in un Paese in cui non c'è l'estradizione verso la Russia, può vivere la sua vita senza che nessuno gli rompa i maroni.